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Cos'è successo

È finita l'acqua: i campi di Milano non saranno più irrigati

A causa del basso livello del Lago Maggiore sono state tagliate le portate del Naviglio Grande e del canale Villoresi

È finita l'acqua per irrigare i campi di Milano. E questa volta il significato è letterale: le coltivazioni non riceveranno più acqua da canale Villoresi e Naviglio Grande. Il motivo è uno solo: il livello del lago Maggiore è troppo basso a causa della siccità. La decisione è stata presa nella giornata di mercoledì 3 agosto dal Consorzio del Ticino, ente che regola il livello del Verbano e del fiume.

Attualmente la situazione del bacino da cui dipendono i grandi canali di irrigazione è drammatica: il lago si trova circa 30 centimetri sotto lo zero idrometrico, praticamente quasi un metro sotto la media del periodo (97,8 centimetri, per essere precisi).

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Grafico - Andamento idrometrico Lago Maggiore (fonte Laghi.net)

La decisione, come comunicato a MilanoToday, è stata presa perché nel Verbano entrava molta meno acqua di quella che usciva: fino a mercoledì mattina il lago erogava acqua per 114 metri cubi al secondo e ne riceveva solo 60. La manovra - che potrebbe essere rivista quando il lago raggiungerà i -15 sullo zero idrometrico - tende a stabilizzare la situazione ed evitare di prosciugare il bacino. L'obiettivo, in pratica, è uno solo: fare entrare e uscire dal lago lo stesso numero di metri cubi di acqua. Le erogazioni, infatti, sono state portate a 60 metri cubi al secondo ripartite in questo modo:

  • 14 mc/sec per il Ticino
  • 2 mc/sec per le rogge
  • 22,5 mc/sec tra Naviglio Grande, Regresso e Tre salti
  • 6 mc/sec per il canale Villoresi
  • 15,5 mc/sec per il canale Regina Elena

Il viaggio nei campi assetati

Una decisione drastica scattata a causa della siccità che sta mordendo Milano e il nord-ovest dell'Italia dallo scorso inverno. I mesi più freddi dell'anno sono stati caratterizzati da sole e temperature gradevoli, ma anche da tanto vento e pochissime piogge. A Milano non ha praticamente piovuto e anche sulle Alpi la neve caduta è stata ininfluente.

Non solo, "il mese di maggio, statisticamente uno dei più piovosi dell'anno, ha presentato connotati precocemente estivi, sia per quanto riguarda le temperature (ben sopra la media del periodo) sia per quanto riguarda le precipitazioni (inferiori alle media e più simili, come entità e distribuzione, a quelle della stagione estiva)", aveva puntualizzato Andrea Colombo, meteorologo di 3Bmeteo interpellato da MilanoToday.

La situazione non è cambiata con i mesi estivi, anzi. I temporali di settimana scorsa, inoltre, hanno bagnato Milano e hinterland (causando anche qualche danno), ma hanno lasciato asciutto quasi tutto il bacino orografico del Lago Maggiore. Risultato? Niente acqua. Adesso non resta che aspettare la pioggia e sperare che arrivi.

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