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L'arena per le Olimpiadi e il mega parco: c'è la firma tra le parti, come cambia Santa Giulia

Firmato il protocollo per gli interventi a Santa Giulia in vista delle Olimpiadi 2026

Milano corre verso le Olimpiadi del 2026. Martedì palazzo Marino, regione Lombardia, città metropolitana di Milano e Santa Giulia Spa hanno infatti firmato il "protocollo di intesa tra le parti per l'approvazione del progetto di Milano Santa Giulia all'interno del quale è prevista la realizzazione dell'arena, che ospiterà le competizioni maschili di hockey sul ghiaccio e la cerimonia di apertura delle competizioni paralimpiche durante i Giochi di Milano Cortina 2026".

La firma - si legge in un comunicato congiunto - "rappresenta un accordo importante per definire il percorso che porterà all'approvazione finale del progetto attuativo e che ha visto la collaborazione attiva tra le parti istituzionali e la società per dare vita a un progetto di sviluppo chiave non solo per Milano e l'Italia, ma anche a livello internazionale. L'accordo impegna la Regione, il Comune e la Città Metropolitana di Milano ad assicurare l'adozione dei provvedimenti di propria competenza necessari a consentire l'approvazione del progetto e quindi la realizzazione dell'Arena e delle infrastrutture connesse che ospiteranno gli eventi olimpici".

Il Pala Italia e il parco, come cambia Santa Giulia

"Milano Santa Giulia Spa - prosegue la nota - si impegna a finalizzare un accordo con l'Operatore per la gestione dell'Arena, comprensivo dell'impegno della messa a disposizione dell'impianto in piena funzionalità per tutti gli usi previsti dalla garanzia, nel rispetto del cronoprogramma e in conformità agli standard tecnici previsti dal Comitato Olimpico Internazionale e dalle competenti federazioni sportive, per opere di tale natura".

"Siamo estremamente contenti della sottoscrizione del Protocollo di Intesa che rende concreto il percorso di approvazione della variante e quindi anche dell'Arena che diventerà un luogo chiave di una delle più grandi manifestazioni sportive che l'Italia ospiterà nei prossimi anni", ha commentato Davide Albertini Petroni, Direttore Generale di Risanamento, la società che si occupa della trasformazione di Santa Giulia. "Siamo consapevoli dell'importanza di questo evento di portata mondiale e siamo orgogliosi di essere protagonisti di un progetto destinato a durare nel tempo e rendere Milano sempre più innovativa ed attrattiva. Grazie a questo progetto, il quartiere di Milano Santa Giulia è destinato a diventare una nuova centralità urbana, smart e attenta ai bisogni di chi la vivrà".

"Un ulteriore e importante passo avanti per la riqualificazione di una zona di Milano che diventa strategica anche in vista delle Olimpiadi invernali 2026" ha sottolineato Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia. "Il nostro contributo - ha proseguito il governatore - è stato determinante per raggiungere un obiettivo che, nell'ambito di un importante progetto di rigenerazione urbana, consentirà di migliorare la qualità della vita dei milanesi che hanno scelto di vivere in questo quartiere della città. Il nostro impegno, anche e soprattutto in un'ottica di sviluppo sostenibile, continua a essere concreto e produce effetti tangibili."

Come cambia Santa Giulia

"Sono soddisfatto del Protocollo di Intesa che abbiamo sottoscritto" ha dichiarato Giuseppe Sala, Sindaco di Milano. "Con questo documento, e grazie agli interventi di Risanamento, diamo avvio alla realizzazione di un impianto sportivo strategico per il quartiere Santa Giulia e per la città. Ospitare i Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026 è un onore per tutti noi. Il Pala Italia Santa Giulia sarà una struttura funzionale e all'altezza delle importanti competizioni e cerimonie cui è destinata. Ma soprattutto sarà per sempre un punto di riferimento per tutti i milanesi e gli sportivi, luogo di crescita personale e centro di socialità".

 Il progetto di Milano Santa Giulia - hanno spiegato le parti - si sviluppa su una superficie complessiva di 1.200.000 mq e prevede la realizzazione di 650.000 mq edificabili di cui circa un terzo già completati nelle adiacenze della Stazione di Rogoredo, per il 60 % dedicati alla residenza oltre ad una zona di retail urbano a servizio del quartiere ed un parco pubblico di oltre 330.000 mq. 

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