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Solidarietà: l'associazione La Fanciullezza di Milano diventa una Fondazione

120 anni di storia, nacque come casa rifugio per minori senza famiglia

L’Associazione Nazionale per la Tutela della Fanciullezza e dell’Adolescenza cambia forma giuridica e si trasforma in Fondazione, adeguandosi ai recenti cambiamenti normativi che hanno interessato il mondo del volontariato e dell’associazionismo del nostro Paese, a partire dalla cosiddetta Riforma del Terzo Settore varata nel 2017. Le modifiche allo Statuto sono state approvate dal CdA e dall’Assemblea Straordinaria dei Soci. La dottoressa Sonia Oppici, già Coordinatore generale dell’associazione e Direttore del Comitato Scientifico, assume la carica di Segretario Generale, come deliberato dal CdA il 5 febbraio.

Il passaggio allo status di Fondazione nasce dall’esigenza di assumere una forma giuridica più stabile e in linea con le istanze di un settore finalmente regolamentato dopo anni di frammentazione, al fine di garantire alla Fanciullezza solidità in termini di governance, continuità della mission e conservazione di quegli elementi distintivi di partecipazione associativa che l’hanno sempre caratterizzata.

L’adeguamento dello Statuto verso una forma giuridica più stabile è stato il risultato di riflessioni e valutazioni che hanno tenuto conto della nuova normativa senza perdere il valore rappresentato dal patrimonio storico ed educativo della Fanciullezza. Il piano di sviluppo è stato definito e portato a termine grazie al contributo del dottor Salvatore Semeraro, Direttore generale del Consorzio SiR – Solidarietà in Rete per la consulenza giuridica, e dal professor Antonio Fici, uno dei massimi esperti italiani di terzo settore. Dal confronto è emersa la decisione di trasformare l’associazione in una Fondazione di Partecipazione, una formula intermedia che offre maggiore stabilità, efficienza e rapidità.

120 anni di storia solidale

«Con il passaggio a Fondazione, la nostra Fanciullezza si adegua all’evoluzione del Terzo Settore senza perdere i tratti distintivi che ne hanno scritto la storia in più di 120 anni di attività solidale sul territorio di Milano. L’operazione è stata condotta in porto grazie anche al convinto sostegno del presidente Steno Dondè e di tutto il Consiglio di Amministrazione della Fanciullezza – ha dichiarato Sonia Oppici –. Anche i rapporti fra pubblico e privato sono stati ampiamente rivisti dalla Riforma, favorendone una partnership proficua e innovativa, in considerazione della condivisione di obiettivi comuni e virtuosi. Sono stati definiti in maniera più rigorosa i requisiti delle organizzazioni che vogliono interloquire con la PA: in questo senso, essere alla guida di una Fondazione consente maggior libertà d’azione nella gestione delle attività più rispondenti alla domanda di welfare di comunità. Il dialogo con le amministrazioni – conclude Oppici – sarà sicuramente fondamentale e permetterà all’ente di consolidare ulteriormente i propri servizi e attivare specifiche progettazioni di intervento e di unità di offerta».

Da casa rifugio per minori a comunità educative

Nata originariamente come casa rifugio per minori senza famiglia, La Fanciullezza è cambiata negli anni, adattatosi alle trasformazioni della società in modo da poter erogare servizi sempre più efficaci e ad ampio raggio. Attualmente, presso la storica sede di via Nino Bixio 16 in zona Porta Venezia, sono erogati i seguenti servizi accreditati con il Comune di Milano: cinque comunità educative (residenze temporanee per minori allontanati da famiglie d’origine), un centro diurno (struttura semi-residenziale per minori in carico ai servizi sociali), un asilo nido, attività di supporto integrato alla genitorialità e un Servizio Clinico Forense (struttura ambulatoriale di attività diagnostica specifica per accertamenti peritali disposti da Procure e Tribunali).

Oggi La Fanciullezza può contare sul contributo di circa 40 operatori e circa 35 volontari. Nel corso del 2020, un anno indubbiamente segnato dalle difficoltà legate all’emergenza sanitaria, che si sono inevitabilmente ripercosse anche sull’attività della Fanciullezza, sono stati inseriti nelle comunità educative 12 nuovi minori, su un totale di 25, e 27 ragazzi e ragazze hanno frequentato il Centro Diurno (alternando le modalità in presenza e da remoto). Il Servizio Clinico Forense ha all’attivo circa 180 perizie e l’asilo nido accoglie 26 bimbi. Durante l’anno sono stati effettuati numerosi interventi di supporto alla genitorialità e di terapia psicologica di gruppo.

«La pandemia, rappresentando un momento di estrema complessità sanitaria e sociale, ha maggiormente acuito i problemi latenti nelle famiglie e più in generale le situazioni di fragilità diffuse sul territorio – conclude Sonia Oppici –. Anche nel 2020 abbiamo cercato di contribuire al meglio delle nostre possibilità, impegnandoci con cura, dedizione e motivati dai valori che sono alla base della Fanciullezza. Il 2021 non sarà più semplice, per questo c’è bisogno del contributo di chiunque, secondo le sue forze e possibilità, può aiutarci a portare avanti la nostra mission educativa».

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