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Nel giorno della Superlega la regione ha 'regalato' 66mila euro ai club di Eccellenza

Il Pirellone ha stanziato i fondi per le società del territorio, messe in crisi dal covid

Altro che Superlega. Altro che calcio dei milioni. Nel giorno in cui 12 top club europei - tra cui Juventus, Inter e Milan - hanno annunciato la creazione della nuova competizione europea, regione Lombardia ha deliberato uno stanziamento di 66mila euro a favore del "Comitato regionale della Federazione Italiana Gioco Calcio Lega Nazionale Dilettanti". I soldi, ha fatto sapere il Pirellone in una nota, serviranno "come contributo alla sicurezza delle squadre che partecipano al campionato di Eccellenza".

"Nel giorno della Superlega - ha spiegato Antonio Rossi, sottosegretario alla presidenza della regione Lombardia con delega a Sport, Olimpiadi 2026 e grandi eventi -, noi diamo un sostegno concreto alle società sportive del territorio, messe in crisi dallo stop alle attività legato alla pandemia. Si tratta di un aiuto fondamentale per la ripartenza dell'intero movimento regionale".

Ci sarà una serie A senza Inter e Milan?

I 66mila euro, ha chiarito il Pirellone, saranno divisi "fra i sodalizi che parteciperanno al campionato di Eccellenza". "I fondi - ha spiegato Rossi - dovranno essere destinati alle società come rimborso forfettario. Serviranno per coprire parte delle spese necessarie per far effettuare i periodici test anti covid a giocatori e personale. I provvedimenti attuativi e le indicazioni sulle modalità di rendicontazione saranno diffusi a breve. Posso anticipare che si tratterà di circa 2.000 euro per ogni realtà. Una somma che coprirà circa la metà dei costi da sostenere per gli esami necessari, secondo l'attuale protocollo, per la ripartenza e la disputa in piena sicurezza del campionato". 

Il protocollo "Allenamenti e gare per le squadre partecipanti ai Campionati Nazionali Lnd, stagione 2020/2021", prevede infatti norme rigide con costi importanti. Oltre al distanziamento interpersonale, è previsto l'uso obbligatorio della mascherina in ogni occasione al di fuori dell'attività agonistica sul campo e l'igiene accurata delle mani con il lavaggio frequente e l'uso di soluzioni disinfettanti. A questo si aggiunge l'effettuazione periodica e sistematica di tamponi per la rilevazione del Covid. "Il sostegno regionale - ha rimarcato Antonio Rossi - risulterà particolarmente prezioso per le realtà calcistiche più piccole, in molti casi alle prese con problemi di sopravvivenza. La ripartenza del calcio dilettantistico è un segnale forte per tanti sportivi, per i nostri ragazzi e per le società sportive. Mi auguro che, protocolli nazionali permettendo, faccia da traino per la ripresa dell'intero movimento sportivo regionale lombardo". 

IMPEGNATI PER IL RILANCIO DI TUTTE LE DISCIPLINE - "Lo stanziamento a favore delle società calcistiche che partecipano al campionato Dilettanti - ha concluso il sottosegretario regionale, olimpionico di canoa - si inserisce, infatti, in un più vasto quadro di rilancio dello sport regionale che interessa tutte le discipline. Una strategia che vede la regione impegnata con finanziamenti e iniziative ad ampio raggio per la ripartenza in sicurezza delle attività a qualsiasi livello. Questo pacchetto comprende la recentissima assegnazione gratuita al Coni Lombardia dei primi 20.000 test rapidi antigenici nasofaringei per la rilevazione della Sars-CoV-2. Tamponi da distribuire tra le federazioni sportive, per i controlli su atleti e personale. Un aiuto per certe realtà fondamentale per permettere una ripresa più serena delle attività dell'intero movimento sportivo regionale".

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