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Ortomercato sostenibile / Ortomercato / Via Cesare Lombroso

L'acqua di falda e otto pozzi per raffrescare l'Ortomercato e ridurre l'anidride carbonica

Accordo tra Sogemi e A2A per rendere sostenibili i nuovi padiglioni ortofrutticoli in costruzione

A2A ha vinto un bando pubblicato da Sogemi, gestore dell'Ortomercato, per realizzare una infrastruttura energetica per le nuove piattaforme logistiche ortofrutticole e per l'implementazione del raffrescamento a condensazione, dei servizi fotovoltaici e della misurazione dei consumi, con interventi di riduzione delle emissioni di carbonio. 

Sarà realizzata una centrale di raffresacamento che, sfruttando l’acqua di falda e l’utilizzo di otto pozzi di 'emungimento' dedicati, integrerà i sistemi di refrigerazione dei nuovi padiglioni. Saranno poi realizzati tre impianti fotovoltaici a copertura degli edifici del nuovo mercato ortofrutticolo che produrranno 2.400 MWh di energia rinnovabile all'anno, consentendo mille tonnellate di riduzione delle emissioni di CO2.

Ne trarranno beneficio gli ottomila operatori e addetti che frequentano ogni giorno il mercato, ma anche gli abitanti e i 'fruitori' delle zone circostanti. Entro il 2050 si vuole rendere autonomo dai combustibili fossili il mercato agroalimentare. "E' una pietra miliare del percorso di Foody 2025", ha dichiarato Cesare Ferrero, presidente di Sogemi: "Un lavoro a lungo termine che permetterà alle nostre strutture di garantire prestazioni eccellenti sul fronte dell’efficienza energetica e dell’innovazione sostenibile”. 

"L’accordo con Sogemi prevede un sistema innovativo che, attraverso la rigenerazione dei pozzi e l’utilizzo dell’acqua di falda, alimenterà la nuova rete di refrigerazione progettata e gestita da A2A, garantendo così un servizio efficiente, affidabile e sostenibile agli utenti del Mercato Agroalimentare", ha commentato ha dichiarato Luca Rigoni, amministratore delegato di A2A Calore e Servizi: "Un progetto energetico integrato per il raffreddamento dell’acqua di condensazione da fonti rinnovabili reso possibile grazie all’adozione di tecnologie avanzate, che sfruttano le fonti disponibili sul territorio con l’obiettivo di favorire la decarbonizzazione, sulla quale il gruppo continua ad investire".

Foody 2025

Si chiama Foody 2025 e l'intenzione è farlo diventare l'hub alimentare più importante d'Italia, in grado di competere con i mercati alimentari e agricoli di Parigi, Madrid e Barcellona. Lo stanziamento è di circa 100 milioni di euro. Il nome prescelto è lo stesso della "mascotte" di Expo 2015.

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