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Ogni lombardo ha più di mezzo kmq di foresta a disposizione

Incremento del 2,7% negli ultimi 10 anni

Ogni lombardo ha a disposizione oltre mezzo chilometro quadro di foresta. La superficie forestale della regione, infatti, è di 619.726 ettari, pari al 26% del territorio regionale. A comunicarlo l'Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste (Ersaf), nel pomeriggio di giovedì 13 gennaio, durante la seduta congiunta della commissione permanente agricoltura e della commissione speciale montagna.

La nostra regione, così, si classifica come la quarta d'Italia per estensione di boschi e foreste e, secondo quanto riferito dal presidente di Ersaf, Alessandro Fede Pellone, ogni lombardo ha a disposizione 622 mq di foresta. Nel decennio compreso tra il 2009 e il 2018, riferisce l'ente, la superficie dei boschi in Lombardia è ha visto un incremento del 2,7%, crescendo ogni anno di 1.758 ettari, di cui 1.699 dovuti all’espansione naturale del bosco e 176 alla realizzazione di nuovi boschi.

Con 171.469 ettari, Brescia è la provincia lombarda con maggiore superficie boscata, mentre Como e Lecco sono quelle con il maggiore tasso di boscosità con il 47% del territorio coperto da bosco. Nelle foreste lombarde sono presenti ben 17 specie, a dimostrazione della grande biodiversità del territorio. Gli alberi più rappresentati sono castagni (11,3%), abeti rossi (11,1%), carpini neri (10,8%) e faggi (10,4%).

"Le funzioni di produzione, protezione, benessere sociale e conservazione della biodiversità che il bosco è chiamato ad assolvere devono essere conservate attraverso una oculata gestione delle risorse disponibili - ha dichiarato il presidente della commissione agricoltura Ruggero Invernizzi -. È pertanto necessario pianificare gli interventi in modo che i prelievi di massa legnosa siano sostenibili, favorendo in questo modo la stabilità e la qualità dei boschi. Regione Lombardia persegue questi obiettivi su scala territoriale attraverso i Piani d’indirizzo forestale e a livello locale con i Piani di assestamento forestale".

"La lotta al cambiamento climatico – spiega Gigliola Spelzini, presidente della commissione montagna - passa soprattutto dalle piante, le nostre più importanti alleate contro l’effetto serra e il riscaldamento terrestre per la loro fondamentale capacità di assorbire anidride carbonica. Ecco perché noi abbiamo il dovere di intervenire con progetti concreti, idee e risorse per dare un futuro migliore ai nostri figli".

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