Il Fuorisalone 2021 si farà a prescindere dal Salone del Mobile
La decisione degli organizzatori della kermesse parallela
L'incertezza sulla fattibilità del Salone del Mobile non inficia la sua manifestazione parallela, il Fuorisalone, che a settembre si farà in ogni caso. A meno che non vi siano restrizioni relative alla pandemia covid. Lo hanno ribadito i principali rappresentanti della kermesse diffusa, quella che da molti anni si affianca all'evento in Fiera e "anima" le strade e i quartieri di Milano nel nome dell'arredamento e del design, nonché dell'arte e della creatività.
Gli operatori del Fuorisalone sono consapevoli che la situazione non sarà paragonabile a quella che si viveva fino al 2019: innanzitutto settembre non è come aprile, per tanti motivi. E poi non si può sapere quanti arriveranno a Milano, soprattutto dall'estero: dipende dall'andamento mondiale dell'epidemia covid e dalle regole dei singoli Paesi. Ma prevale l'idea che non si possa rinunciare al primato di capitale del design, perché perdere il primo posto è un attimo. E perdere manifestazioni come queste, anche.
E il Salone? Non appena sono emerse le voci sulla possibilità che non si faccia, la politica si è mossa all'unisono per scongiurarlo. Guido Guidesi, assessore allo sviluppo economico di Regione Lombardia, è molto determinato: con una data certa per gli eventi fieristici, gli era stato assicurato che il Salone si sarebbe fatto. E, secondo l'assessore, il Salone del Mobile è troppo importante per l'indotto milanese: dagli alberghi ai ristoranti e così via. Nei giorni scorsi anche altri politici, dal sindaco Beppe Sala al governatore Attilio Fontana, si erano espressi con la speranza che il Salone venga confermato.