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Covid, Galli: "Non c'è luce in fondo al tunnel"

"Siamo davanti quasi ad un virus diverso", ha detto l'ex direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco

"La luce in fondo al tunnel? Non la vediamo. Siamo davanti quasi ad un virus diverso". Lo ha detto Massimo Galli, ex direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ospite a Cartabianca su Raitre parlando della variante Omicron.

"La variante Omicron ha sparigliato pesantemente, ha distrutto tante certezze che sembravano essersi formate sulla base dei dati - ha puntualizzato l'esperto -. Nell'ultimo mese ho visto più reinfezioni di quante ne abbia viste in tutto il resto della malattia. Con Omicron si reinfettano anche i guariti e si infettano i soggetti vaccinati con 3 dosi".

"Siamo davanti ad una realtà diversa, quasi un virus diverso: bisogna riaggiustare il tiro. In Israele stanno facendo la quarta dose, aspettiamo i dati. Ma non è una strategia sostenibile vaccinarsi ogni 3-4 mesi con il solito vaccino, non è una strategia nemmeno praticabile. È vero, il vaccino tiene fuori dalla rianimazione e dal cimitero. I non vaccinati rappresentano il polmone per il virus e l'elemento di pressione per gli ospedali. Una delle cose da fare è vaccinare alla grande i più piccoli".

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