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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Notte da leoni" milanese, giovani prendono in ostaggio un gattino: "Scusami, ero drogato"

Il micio era stato rapito il 21 luglio da tre giovanissimi. Ora le scuse anonime di uno di loro

La loro "Notte da leoni" si era conclusa con un gatto come trofeo. Un po' come avevano fatto i protagonisti del famoso film americano - che però avevano portato via una tigre, quella di Mike Tyson tra l'altro - loro avevano scelto di andare via con "Tappo" tra le mani, un innocuo micio di proprietà di un avvocato 45enne. Adesso, però, a distanza di oltre un mese da quell'inspiegabile blitz vandalico, uno di loro ha preso ha la strada del pentimento e ha voluto chiedere scusa. 

Lo stesso padrone del gatto, infatti, ha ricevuto nei giorni scorsi una lettera anonima direttamente allo studio legale in cui lavora. A scrivere, anche se senza firmarsi, è uno dei tre giovani che la notte del 21 luglio avevano scavalcato il cancello di un elegante condominio in via Mora, avevano distrutto le caselle postali e avevano poi fatto sparire il gattino, che era tornato a casa dopo tredici giorni. 

Video embed Corriere | Il raid dei ragazzini

Il giovane - dalle immagini delle telecamere i ragazzi sembravano avere tutti più o meno sedici anni - parla di "ingiustificabili azioni" che ora gli fanno vivere uno "stato di paura e totale vergogna". Nella lettera, riportata da Giacomo Valtolina sulle pagine del Corriere, il baby vandalo parla dell'adolescenza che si sta trovando ad affrontare e che è "una fase di grandi cambiamenti in cui ciascuno cerca di trovare la propria persona e per estensione il proprio giudizio tramite cui si acquisiscono quell’insieme di valori e principi che definiscono la propria moralità". 

Quindi, ecco l'ammissione e una potenziale scusa: "Quello che ho fatto è stato un grandissimo errore di cui mi pento profondamente - le parole del ragazzo -. La mattina dopo l’accaduto non ricordavo nulla delle azioni che hanno portato al rapimento del gatto. In totale onestà la mia teoria è che avendo bevuto dal bicchiere di uno sconosciuto, temo di aver assunto una sostanza che mi ha portato ad agire in maniera sbagliata" perché "ero in una condizioni in cui non riuscivo a intendere e volere, che se fossi stato in stato di lucidità mentale non l'avrei mai fatto".

E lui stesso ci tiene a chiudere con una rassicurazione rivolta al proprietario del gatto: "Per la settimana che Tappo è stato custodito da uno di noi, è stato trattato benissimo, curato e coccolato come se fosse nostro".

Alla fine, proprio come in una "Notte da Leoni" la tigre tornava a casa Tyson, Tappo ha fatto ritorno a casa sua. 

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