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Milano non dimentica Luisa Fantasia, uccisa nel '75 dalla 'ndrangheta, e le dedica un giardino

La donna era moglie di un carabiniere che stava indagando, sotto copertura, su un traffico di droga

Milano ha ricordato oggi Luisa Fantasia, giovane mamma originaria di San Severo (Foggia), barbaramente uccisa in casa il 14 giugno del 1975, di fronte alla figlia di 18 mesi, da due giovani legati a una delle prime 'ndrine presenti in Lombardia. La sua unica colpa, quella di essere la moglie del brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Antonio Mascione, che stava indagando sotto copertura sull'arrivo di una grossa partita di eroina, dalla Calabria a Milano. Aveva 32 anni.

Oggi, a 46 anni di distanza, raccolto il desiderio della figlia, dopo anni di silenzio intorno alla terribile vicenda, il Comune di Milano ha reso onore alla memoria di Luisa e alla sua storia di madre e moglie dedicandole un giardino, in via delle Forze Armate all'angolo con via Mar Nero, nel quartiere dove insieme al marito si era trasferita dalla Puglia.

Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il vicepresidente del Municipio 7, Antonio Salinari, il comandante della Legione Carabinieri "Lombardia" Andrea Taurelli Salimbeni e i due figli del brigadiere Ascione: Cinzia, la primogenita, miracolosamente scampata ai sicari, e Pietro Paolo, nato dalle seconde nozze del padre, oggi agente della Polizia di Stato.

"L’uccisione di Luisa Fantasia - ha detto il sindaco Sala - fu un brutale e vigliacco atto di ritorsione che lasciò sgomenti questo quartiere e l’intera città. Erano anni in cui molte giovani famiglie arrivano a Milano con l’intento di costruirsi onestamente il loro futuro. Non fu così per tutti però. Allora come oggi la malavita organizzata era presente e crebbe a discapito dei più deboli e delle persone perbene. Il nostro compito come istituzioni che rappresentano lo Stato, tutte insieme, è di combattere ogni forma di criminalità, sul nascere, impedire che trovi terreno fecondo, specialmente nelle giovani generazioni. Dobbiamo con determinazione insegnare e diffondere la cultura della legalità e del rispetto delle regole. E onorare chi ha perso la vita, facendone un esempio, proprio come Luisa. I bambini della scuola Ercole Ferrario, qui presenti oggi, sono il miglior auspicio di un presente e di un futuro bello e gioioso come lei avrebbe voluto per i suoi figli".

Alla cerimonia di intitolazione era presenti alcune classi della scuola Primaria del quartiere, Ercole Ferrario che hanno partecipato con letture e con l’esecuzione, al termine dell’evento, dell’Inno Nazionale. Il 7 dicembre 1975, sei mesi dopo l'assassinio e i funerali di Stato, il Comune di Milano assegnò a Luisa Fantasia la Medaglia d’Oro di Civica Benemerenza alla memoria.

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