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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Milano avrà i giardini Nilde Iotti, un parchetto in centro porterà il suo nome: "Grande orgoglio"

Delibera approvata in consiglio comunale: ai giardinetti di corso 22 marzo il nome della Iotti

Milano rende onore a Nilde Iotti. I giardini tra piazza Emilia e corso 22 marzo porteranno infatti il nome della prima donna presidente della camera nella storia della Repubblica italiana. Il via libero definitivo è arrivato venerdì con una delibera firmata dall'assessore alla cultura, Filippo Del Corno, su proposta dei consiglieri Pd, Elena Buscemi e Angelo Turco. 

"Una bellissima notizia e un grande motivo di orgoglio per la nostra città - il commento dei dem di Milano -. Molto più che un semplice gesto. Un riconoscimento importante per una donna che ha combattuto per restituire libertà e onore al nostro Paese". "Ci eravamo presi un impegno - ha scritto la Buscemi su Facebook -, dedicare un luogo di Milano a Nilde Iotti, una donna straordinaria che ha dato un contributo immenso alla vita democratica del Paese e ancora oggi rappresenta un punto di riferimento ed un esempio luminoso di passione politica e integrità morale. Oggi questa proposta è diventata realtà".

Era stato proprio il Pd a ricordare la Iotti il 20 giugno scorso, nell'anniversario della sua prima, storica, elezione. "Il 20 giugno 1979 Nilde Iotti viene eletta Presidente della Camera dei Deputati. Una carica che le verrà rinnovata per tre mandati consecutivi, fino al 1992. Nelle parole pronunciate nel giorno del suo insediamento, il senso più profondo dell’esperienza umana e politica di una delle più grandi donne italiane del Novecento. Artefice, emblema, protagonista, combattente in un mondo dove l’universo maschile non era disposto a fare nessun passo indietro, con la sua passione e caparbietà dimostrò che ci sono sogni per i quali si deve lottare senza mai perdere la speranza", il ritratto che il Pd aveva fatto della politica simbolo del Pci dell'epoca e convinta antifascista. 

"Prima firmataria della proposta di legge per istituire una pensione e un’assicurazione per le casalinghe, in prima linea nella battaglia referendaria in difesa del divorzio, per l'aborto, contro la violenza sessuale e per quelle quote rosa che lei stessa definì 'norme di garanzia democratica e non norme di tutela', promotrice della legge sul diritto di famiglia. Quel giorno su quello scranno Nilde Iotti non era sola - avevano sottolineato dal Pd -. Il suo successo era quello delle migliaia e migliaia di donne che avevano partecipato alla Resistenza e alla formazione di una società migliore. Con lei, c’erano giovani combattenti, staffette partigiane, le anziane vestite a festa per votare, la prima volta, nel 1946".

"Nella conquista di quello scranno, punto di non ritorno per la società civile e per quella Repubblica che lei stessa aveva contribuito a fondare, c’erano le sue compagne e le sue colleghe che seppero fare gioco di squadra su temi fondamentali come l’uguaglianza, la famiglia, il riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio, la parità salariale, l’accesso delle donne alle professioni. Su quello scranno c'era un po' di ognuna di noi - avevano concluso -. Grazie Nilde per averci indicato la via". E adesso Milano le rende onore dando a un giardino il suo nome. 

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