Giornalisti uccisi in Ucraina durante la guerra, la manifestazione a Milano
L'Associazione lombarda giornalisti organizza una manifestazione di solidarietà
Esprimere solidarietà ai giornalisti ucraini e agli inviati che si trovano in Ucraina per raccontare la guerra in corso, nonché ai colleghi indipendenti russi e bielorussi che rischiano anni di carcere se non si piegano alla propaganda di stato. Con questi obiettivi l'Associazione lombarda dei giornalisti ha organizzato un presidio per mercoledì 30 marzo 2022, a Milano, presso i giardini intitolati ad Anna Politkovskaja, giornalista russa uccisa nel 2006, tra corso Como e la stazione Garibaldi. L'appuntamento è per le 11 di mattina.
"In Russia i colleghi indipendenti rischiano fino a quindici anni di carcere se parlano della guerra in modo oggettivo, e subiscono la peggiore censura degli ultimi decenni", si legge nella nota dell'Alg: "In Bielorussia sono sottoposti ad un regime dittatoriale che li perseguita e li incarcera, tanto che molti sono finiti in carcere come prigionieri politici, altri hanno dovuto riparare all’estero e il loro sindacato è stato chiuso d’imperio". Non manca il sostegno ai giornalisti di Moldavia, Georgia e Armenia, "nazioni dove si è allungata la propaganda putiniana".
Sei giornalisti uccisi in Ucraina in un mese
Mentre scriviamo, sono morti sei giornalisti in Ucraina in un mese di guerra. Il primo è il cameraman ucraino di Live Tv Yevheniy Sakun, ucciso l'1 marzo durante un attacco missilistico alla torre televisiva di Kyiv. Poi Brent Renaud, giornalista statunitense ucciso a Irpin da colpi d'arma da fuoco il 13 marzo. Ancora, Pierre Zakrzewski, cameraman di Fox News, e Oleksandra Kuvshynova, uccisi a Horenka il 14 marzo. Oksana Baulina, video giornalista russa di The Insider, sito indipendente, è stata uccisa il 23 marzo a Podolsky (Kyiv) mentre filmava la distruzione provocata dal lancio di razzi. Infine Viktor Dedov, giornalista ucraino, è morto l'11 marzo a Mariupol a causa del bombardamento del suo appartamento. La conferma della sua morte è però arrivata il 24 marzo.