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Giornata senz'auto, a Milano non si farà: è nel pieno della Fashion Week

L'annuncio del sindaco. Pronti bandi per nuovi bike sharing. E ci saranno sei nuovi parcheggi per bici private. E sul pavé: "Dove c'è traffico va tolto"

Non ci sarà a Milano la giornata senz'auto, a settembre, perché il "world car free day", la giornata mondiale dedicata a questo, cade il 22, nel pieno della settimana della moda (dal 17 al 23). Quindi, anche se il Comune di Milano ha aderito alla giornata (e, proprio il 22, chiuderà il festival Milano Bike City), si è preferito non sospendere la circolazione delle autovetture.

Lo ha fatto sapere il sindaco Beppe Sala, che ha spiegato di avere «chiesto una soluzione» agli assessori Marco Granelli (mobilità) e Cristina Tajani (attività produttive). «Tendo a non essere ideologico e nessuno può accusarci di non fare abbastanza per la mobilità sostenibile», ha aggiunto Sala.

A Milano, quindi, si terranno varie iniziative ma nessun blocco totale del traffico. E per quanto riguarda i progetti futuri sull'uso di sistemi di mobilità non inquinanti, Sala ha annunciato 630 nuove biciclette di BikeMi (il bike sharing con stazioni) in quartieri periferici come Lorenteggio, Giambellino, Vigentino e Niguarda. Nei primi tre quartieri è questione di settimane, per Niguarda se ne parla a gennaio 2020. Le biciclette aumenteranno quindi a 5.430 in 324 stazioni.

Milano avrà inoltre, a partire dal 2021, sei nuove velostazioni per i privati in corrispondenza di scali ferroviari e capolinea del metrò, per un totale di circa 1000 posti. Un investimento di 5 milioni di euro (2 del Comune e 3 del Ministero dell'Ambiente) per facilitare gli spostamenti in biclicetta per i pendolari. Oggi le velostazioni (strutture chiuse e videosorvegliate) sono presenti a Comasina e Abbiategrasso in corrispondenza dei capolinea M3 e M2. Quelle nuove verranno realizzate a Molino Dorino (M1), Bisceglie (M1), Bignami (M5), Stazione Centrale (treni, M2 e M3), Maciachini (M3) e >Bovisa (treni).

Via il pavé

E non è tutto: presto ci saranno nuovi bandi per il bike sharing in free floating (ora vi è un unico operatore, Mobike, perché Ofo ha abbandonato da tempo la città ed è in corso il lento recupero delle bici gialle lasciate in giro) e per i monopattini. E questo apre la strada al tema del pavé. Chiara la linea della giunta milanese: lasciarlo laddove la Sovrintendenza lo impone e comunque generalmente nelle aree pedonali e a traffico limitato, eliminarlo altrove, dove la compresenza di tram, bus, auto e bici rende il pavé poco pratico. Come si è fatto in piazzale Baracca, in piazza Cinque Giornate e come si farà, prossimamente, nella zona di Loreto. 

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