Il quartiere di Milano in rivolta contro i giostrai
No bipartisan in Municipio 7 contro l'ipotesi di spostare in via San Romanello, a Quinto Romano, i giostrai ora stanziati in via Natta (con luna park per un mese all'anno). Pd, Lega e Fdi: "Mancano servizi che i cittadini chiedono da anni"
Fari ancora puntati su Via San Romanello, quartiere Quinto Romano, periferia ovest di Milano. E in particolare su un'area di 27mila metri quadrati fino a poco tempo fa in gestione ad Atm. Il Comune di Milano aveva pensato a quest'area per collocare una ricicleria, al posto di quella ormai chiusa dopo il Ponte delle Milizie. Accantonata quella ipotesi, ora è stata prescelta per trasferire i giostrai attualmente stanziati in via Natta, a Lampugnano, dove Unicredit dovrebbe effettuare uno sviluppo urbanistico.
In concreto, si tratterebbe di trasferire le roulottes per una trentina di persone in una porzione di 6mila metri quadrati, collocando nella parte restante, per circa un mese all'anno, il luna park finora gestito dagli stessi giostrai al Parco Sempione. Ma il Municipio 7 non ci sta e, dopo essersi già opposto con successo alla ricicleria, ora prova a fare quadrato contro i giostrai. Non solo l'opposizione di centrodestra, ma anche la maggioranza di centrosinistra è pronta a lottare.
È di martedì sera un documento unitario della maggioranza (Pd, Europa Verde, Lista Sala e Riformisti), firmato anche dalla presidente del Municipio, Silvia Fossati, con cui si chiede al Comune di ripensarci. Il centrosinistra fa notare che via San Romanello è già una strada molto complessa, tra prostituzione notturna, incendi di rifiuti, qualche episodio di spaccio di droga, ma anche un generale "senso di abbandono e isolamento" dovuto ad attività economiche presenti nella zona. Non solo: sempre il centrosinistra sottolinea che, al quartiere di Quinto Romano, mancano servizi che i cittadini aspettano da tempo: dal medico di base al bike sharing, per fare solo due esempi, ma anche l'atteso prolungamento della M5 da San Siro a Settimo Milanese.
Il centrosinistra invierà mercoledì una lettera alla giunta 'centrale' chiedendo di ripensare l'idea di trasferire i giostrai in via San Romanello valutandola "all'interno di un progetto di più ampio respiro" per puntare a una "valorizzazione complessiva dell'area" che tenga conto di tutti i bisogni dei residenti. "Quinto Romano ha bisogno di progetti che portino quei servizi che i cittadini aspettano da tempo. Non crediamo che le soluzioni finora presentate dal Comune vadano in questa direzione. Ci aspettiamo ora che il Comune ci ascolti e ci coinvolga per sviluppare insieme una proposta per un concreto rilancio del quartiere", afferma il capogruppo del Pd in Municipio 7, Mario Iannicelli. Che annuncia anche un'assemblea pubblica per il 20 settembre.
L'attacco del centrodestra
E arriva a stretto giro l'affondo dell'opposizione. "Quinto Romano e le periferie sono ancora una volta lo scarica-problemi della giunta Sala, che questa volta riesce a fare insorgere pure il Pd locale", tuona Francesco Giani, capogruppo della Lega in Municipio 7: "Ancora una volta il Comune non valorizza un quartiere di periferia, con nuovi servizi o aree verdi, ma lo usa come luogo per spostare problemi. E per l'ennesima volta non c'è stato alcun dibattito in Municipio e tempo per ascoltare le reali necessità del quartiere".
Duro anche Marco Bestetti, ora consigliere regionale di Fratelli d'Italia e, fino al 2021, presidente del Municipio 7. "Il Pd ha deciso che Quinto Romano è il quartiere dove ammassare le situazioni scomode. Prima ci hanno provato con una moschea nel parcheggio di via Novara, poi con il centro di raccolta dei rifiuti, ora vogliono portare i giostrai e un luna park. Ma è possibile che, in 12 anni di governo della città, il Pd non abbia mai pensato a Quinto Romano per un progetto di riqualificazione?".