Milano si mobilita per salvare il glicine monumentale
Voto unanime dal consiglio comunale di Milano per salvare la pianta
Il consiglio comunale di Milano si mobilita per salvare il glicine, i tigli e le altre alberature di piazzale Baiamonti (Porta Volta), che potrebbero essere abbattute per fare posto al Museo della Resistenza, una piramide di vetro 'sorella minore' dell'attuale sede di Microsoft e Fondazione Feltrinelli che sorgerà al posto del vecchio benzinaio, ormai da tempo chiuso.
I consiglieri hanno approvato giovedì sera un ordine del giorno presentato da Samuele Piscina (Lega) e Marco Fumagalli (Lista Sala), che la maggioranza di centrosinistra ha deciso di appoggiare. Il documento è passato all'unanimità. In precedenza una petizione su Change aveva ottenuto 40mila firme, tra cui anche di personaggi dello spettacolo come Giovanni Storti.
Il glicine a rischio occupa circa 300 metri quadrati e sorge nello spazio esterno del Circolo combattenti e reduci, mentre i quattro tigli sono situati nel giardino intitolato a Lea Garofalo, vittima della mafia. Il Museo della Resistenza sarà finanziato dal ministero della cultura, a cui ora il Comune di Milano si rivolgerà per salvare gli alberi.