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Martedì, 23 Aprile 2024
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Chi è in graduatoria per le case popolari abiterà negli alloggi a canone sociale

La decisione della giunta di Milano: gli alloggi sociali non ancora assegnati verranno dati a chi è idoneo per la casa popolare rispetto all'ultima graduatoria disponibile

Gli appartamenti realizzati in seguito a convenzioni urbanistiche e destinati alla locazione a canone sociale verranno assegnati a persone con disabilità, nuclei familiari numerosi e anziani che hanno fatto domanda di casa popolare, senza ottenerla. Lo ha deciso il Comune di Milano per rispondere al crescente bisogno abitativo per i nuclei fragili. Gli uffici scorreranno la graduatoria dell'ultimo bando utile per cui sono state esaurite le assegnazioni "ordinarie". In via prioritaria le assegnazioni andranno nell'ordine a nuclei con persone con disabilità, a famiglie numerose (cinque o più componenti) o in cui è presente almeno un anziano ultraottantenne.

La procedura, appena approvata dalla giunta, sostituisce quella utilizzata finora, che prevedeva la pubblicazione di appositi avvisi da parte della proprietà dell'immobile o dell'ente gestore. Per le convenzioni già in essere la nuova procedura verrà applicata agli appartamenti residui, ovvero quelli che, nonostante l'avviso promosso dall'operatore, non risultano ancora assegnati.

È il caso, ad esempio, dei 62 alloggi ancora liberi nei complessi residenziali sull’area di via Rizzoli (Crescenzago) e tra le vie Sordello e Cascina Merezzate (Morsenchio), frutto di un’operazione immobiliare partita nel 2008: allora il Comune di Milano approvò la concessione in diritto di superficie novantennale di alcune aree di sua proprietà nell’ambito della programmazione per lo sviluppo di edilizia residenziale a canone sociale, moderato e convenzionato.

La convenzione urbanistica stipulata con Redo Sgr, subentrata nel frattempo ai precedenti operatori, prevedeva di destinare un totale di 87 alloggi a canone sociale nell’ambito dei due progetti: di questi, 62 sono gli alloggi residui che ora verranno assegnati, come prima applicazione delle nuove regole, a chi - con disabilità, in un nucleo numeroso o over 80 - ha già presentato domanda di casa popolare e attende in graduatoria.

«Stiamo lavorando - commenta l’assessore alle politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti - per cercare in tutti i modi di aumentare il numero degli alloggi disponibili e incrementare così le possibilità di accesso alla casa per rispondere al bisogno abitativo soprattutto dei nuclei più fragili, già riconosciuti idonei ad accedere ai servizi pubblici. Semplifichiamo e velocizziamo le procedure d’assegnazione e, nel contempo, cerchiamo di superare i limiti storici del patrimonio pubblico esistente che, per le sue caratteristiche strutturali, fatica ad incontrare e soddisfare le necessità delle famiglie in cui sono presenti persone con disabilità o tanti figli e che hanno i requisiti per avere una casa popolare».

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