rotate-mobile
Attualità

I soldi degli evasori finiranno al Comune di Milano

Alleanza tra Palazzo Marino e finanza sancita da un protocollo d'intesa. Gli introiti della caccia agli evasori saranno tutti del Comune in base a una legge nazionale

Il Comune di Milano si allea con la guardia di finanza per scoprire i grandi evasori fiscali, magari con residenze fittizie all'estero pur vivendo in realtà in città e usufruendo dei suoi servizi. Un protocollo d'intesa, firmato dal sindaco Beppe Sala, dal direttore dell'agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini e dal comandante lombardo dei finanzieri Stefano Screpanti, che durerà tre anni e servirà a contrastare l'evasione fiscale e ad effettuare riscontri sull'effettivo diritto alle agevolazioni fiscali attribuite dal Comune.

La posizione dei contribuenti sarà ricostruita attraverso gli atti di registro, le verifiche sull'utilizzo dei servizi come asili o mense, i catasti aggiornati. L'agenzia delle entrate verificherà le segnalazioni di Palazzo Marino e accerterà il gettito reale dei contribuenti, perseguendo soprattutto quelli che risiedono ufficialmente (ma non realmente) all'estero. I finanzieri svolgeranno le attività di ispezione laddove saranno necessari maggiori approfondimenti d'indagine.

I Comuni che segnalano prendono tutto

Per il Comune c'è anche un vantaggio concreto. Dal 2012, i Comuni che effettuano "segnalazioni qualificate" per il contrasto all'evasione fiscale ottengono tutte le somme accertate e riscosse grazie alle segnalazioni. Per intenderci, nel 2016 il Comune di Milano ha riscosso in questo modo due milioni e 353 mila euro. Poi le entrate si sono decisamente ridotte nonostante le segnalazioni siano rimaste pressoché invariate come numero: nel 2020, con 370 segnalazioni, appena 350 mila euro. Ecco, anche, perché ora Palazzo Marino ha deciso di 'puntare' sui grandi evasori fiscali.

"Le somme torneranno a disposizione dei milanesi"

"Non è il momento di rallentare nella lotta all’evasione", il commento di Sala: "Questo periodo di difficoltà e incertezze ci richiama alla solidarietà sociale e quindi alla serietà nei confronti di chi, anche attraverso la residenza fittizia all’estero, agisce con l’unico scopo di sottrarre risorse alla collettività". "L’evasione e l’elusione fiscale rappresentano una sottrazione di risorse a danno della collettività. Contrastarle è quindi un primario interesse anche delle amministrazioni locali, come dimostra la particolare sensibilità manifestata dal Comune di Milano con la sottoscrizione di questo protocollo", aggiunge Ruffini: "Sono loro, infatti, i destinatari delle somme individuate dall’agenzia delle entrate e dalla guardia di finanza grazie alle segnalazioni qualificate trasmesse. Le somme torneranno così a disposizione dei cittadini milanesi e potranno essere impiegate per fornire servizi ancora migliori". 

"L’evasione fiscale è un fenomeno estremamente complesso, per fronteggiare il quale è necessaria un’azione combinata e complementare di tutte le Istituzioni interessate che, ognuna con il proprio ruolo e le proprie responsabilità, cooperino per scambiarsi informazioni, orientare al meglio i controlli valorizzando al massimo le risorse disponibili", commenta il generale Screpanti. 

"Il Comune ha investito molto sugli strumenti per la lotta all’evasione: in via Cenisio abbiamo un polo modello per la qualità e la quantità dei servizi offerti, anche attraverso i dati catastali riusciamo a ricostruire importanti posizioni debitorie. Non si tratta solo di garantire la legalità e di recuperare gettito: questa battaglia, soprattutto sui grandi evasori, ci permette una maggiore equità nell’erogare i servizi, riconoscendo le agevolazioni a chi ne ha davvero diritto, e gli ingenti importi introitati grazie alle segnalazioni all’Agenzia delle Entrate possono essere destinati a servizi per la collettività", afferma Emmanuel Conte, assessore al bilancio del Comune di Milano.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I soldi degli evasori finiranno al Comune di Milano

MilanoToday è in caricamento