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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Guerra in Ucraina

Il Teatro Parenti per l'Ucraina: giornalisti e artisti, poi il film "Reflection"

Una serata speciale con giornalisti, intellettuali e artisti. Poi la proiezione di un film sulla guerra in Donbas

Una serata speciale, dedicata all'Ucraina, al Teatro Franco Parenti di Milano, prevista per domenica 13 marzo 2022 alle 18.30. L'idea è venuta alla direttrice Andrée Ruth Shammah insieme a due testate giornalistiche (Repubblica e L'Inkiesta). La serata sarà costellata di interventi di giornalisti delle due testate, ma anche artisti e opinionisti. Oltre che a teatro, all'incontro si potrà assistere attraverso la diretta streaming. La serata contribuirà alla raccolta fondi dell’associazione Refugees Welcome Italia per aiutare i profughi in fuga dalla guerra. L'ingresso è gratuito con prenotazione.

"Perché fare una serata come questa? Il teatro in certi momenti sente di dover fare la sua parte. Perché nei teatri si dibattono gli argomenti, bisogna poter parlare di quello che accade nel mondo. Un teatro deve poter avere un momento in cui ci si siede e si ascolta dal vivo. Si ascolta la musica e si ascoltano i giornalisti dire delle cose che è chiaro che sentiamo tutti giorni in televisione. Ma a teatro è diverso: convocare la gente in un luogo teatrale a partecipare è diverso di mettersi lì davanti a uno schermo in modo passivo. Il teatro è solidale, e deve avere un ruolo attivo, deve dire che ci siamo. Dobbiamo fare il nostro dovere e sentirci parte di una comunità che pensa e riflette", commenta Shammah.

Tra gli ospiti, Maurizio Molinari, Natalia Aspesi, Francesco Merlo, Gianni Vernetti, Christian Rocca, Lirio Abbate, Pina Picierno, Gianni Riotta e, in contributo video, Bernard-Herni Lévy. Tra gli interventi anche quelli di Helena Janeczek e Stefano Boeri, oltre che del sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

Gli interventi artistici

Per quanto riguarda gli interventi artistici, l'attrice ucraina Lidiya Liberman leggerà delle poesie della tradizione del suo Paese, dal Testamento di Taras Shevchenko, poeta e patriota di metà ‘800 e versi sulla libertà di Lina Kostenko, tra le voci più rilevanti della seconda metà del ‘900 a cui fu impedito di pubblicare per vent’anni dal regime sovietico. Il violinista ucraino originario di Odessa Pavel Vernikov, che arriverà appositamente dalla Svizzera, renderà omaggio alla sua città e suonerà con un’allieva violoncellista appena fuggita dall’Ucraina, a cui ha dato ospitalità.

L’artista israeliano Yuval Avital proporrà l’anteprima dell’installazione Lullabies for the land, creata in risposta all’attuale scenario storico-politico, in collaborazione con la pianista ucraina Anastasia Stovbyr e la performer ucraina Okno. Il cuore dell’installazione è composto da voci di donne ucraine, che tramite un’open call possono condividere, ninna nanne, canti, e anche respiri. I contributi così raccolti sono elaborati da Avital in un’opera sonora aperta, in evoluzione e crescita continue, finché la guerra non sarà finita.

Alle 20.45, in sala AccomeA, si terrà la proiezione del film Reflection del regista ucraino Valentyn Vasyanovych, presentato al Festival di Venezia del 2021, ambientato negli anni di occupazione russa del Donbas 'separatista'.

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