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"Diecimila appartamenti in housing sociale in cinque anni"

Le proposte del Pd sul tema della casa

Da una parte le case private continuano a incrementare il loro valore, una doppia faccia della medaglia perché questo significa sempre meno persone che possono permettersi di acquistarle o prenderle in locazione. Dall'altra parte, le case popolari versano in una situazione sempre più critica. Parte da qui l'analisi del Partito democratico sul tema della casa a Milano, con quattro proposte nette per superare la situazione.

La prima proposta prevede un confronto con la Regione per cambiare la gestione delle case di proprietà di Aler Milano. Si tratta di circa 65 mila appartamenti popolari. Per il Pd è indispensabile trovare una nuova formula di gestione, andando anzitutto a intervenire sulla ristrutturazione straordinaria del patrimonio attingendo dalle risorse del Pnrr e usufruendo dei vari eco-bonus a disposizione. Secondo il Pd si tratta di investire qualcosa come tre miliardi. Per poi gestire gli immobili si potrà fare ricorso a operatori esterni specializzati e contemporaneamente rafforzare la struttura interna di gestione.

Lo sviluppo del social housing è la seconda proposta del Pd, potenziando l'agenzia Milano Abitare (che ha superato mille alloggi a canone concordato) e progettando il nuovo social housing anche nella Città metropolitana. Secondo il Pd, il social housing "può e deve essere la modalità principale di sviluppo anche delle aree pubbliche per offrire una risposta abitativa a chi non ha le caratteristiche economiche per accedere alle case popolari". 

10 mila appartamenti in housing sociale

La terza proposta prevede la realizzazione di diecimila nuovi appartamenti in social housing nei prossimi cinque anni, un incremento significativo rispetto ai mille sorti tra il 2011 e il 2016 e i tremila realizzati tra il 2016 e il 2021. "Attualmente - scrive il Pd - sono già previsti ottomila alloggi, dagli scali all’ex Macello, ai piani di Reinventing cities a Crescenzago, caserma Mameli, Trotto. A inizio mandato è necessario attivare rapidamente nuovi progetti per raggiungere l’obiettivo di diecimila nuovi appartamenti a prezzi convenzionati".

Quarta e ultima proposta, fissare un tetto massimo del valore del social housing in affitto: secondo le stime, si potrebbe indicare un massimo di 100 euro al metro quadro annuo.

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