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Il futuro dell'Idroscalo

Idroscalo, conti in rosso. Il timore: ingressi a pagamento in futuro?

Il dibattito sul 'mare di Milano' si accende

Il futuro dell'Idroscalo è improvvisamente incerto. Tutto per il bilancio di città metropolitana, in bilico, che lo ha in carico completamente attraverso un ente di gestione fondato tre anni fa. L'obiettivo del sindaco metropolitano Beppe Sala è quello di aprire ai privati, attraverso le fondazioni, ma le opposizioni di Palazzo Isimbardi hanno sbarrato la strada e se ne discuterà in commissione. 

Il sindaco per il momento tira dritto: "C'è da raggiungere un equilibrio economico finanziario non semplice, dobbiamo coinvolgere anche altre entità", il suo commento mercoledì pomeriggio durante un evento al cimitero monumentale. Soddisfatto il centrodestra con Vera Cocucci (Forza Italia), Samuele Piscina (Lega) e Pino Pozzoli (Fdi), secondo cui è stato al momento evitato il 'blitz' che avrebbe portato i privati dentro la gestione dell'Idroscalo, minando anche il principio di gratuità degli ingressi da parte dei cittadini. "Chiediamo alla sinistra di garantire la gestione pubblica dell'ente, la gratuità dell'accesso e proseguire con il consiglio d'amministrazione a cui partecipano i componenti della regione e dei comuni di Milano, Peschiera Borromeo e Segrate", concludono i tre esponenti di centrodestra.

E, dal Movimento 5 Stelle, arriva la richiesta alla regione di esprimersi sul futuro del cosiddetto 'mare di Milano'. E' Nicola Di Marco a interrogare il Pirellone: "Ritengo che debba far sentire la propria voce dicendo chiaramente che l'Idroscalo deve restare pubblico e nella disponibilità di tutti i milanesi", commenta.

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