Val Tidone più sicura con i lampioni. Ma il sindaco di Opera: «Ora le barriere e l'asfalto antirumore»

Riattivata dopo anni l’illuminazione sul tratto di Opera della Val Tidone, all’altezza dello svincolo della tangenziale ovest. «Si tratta di un grande risultato che supera le condizioni di estrema pericolosità per tutti i miei cittadini che quotidianamente percorrono l’ex statale. Ora bisogna risolvere anche le altre criticità», commenta il sindaco Antonino Nucera, scrivendo a Città Metropolitana per sollecitare l’esecuzione degli altri interventi già segnalati più volte.

Tra questi, la posa dell’asfalto antirumore nel tratto della provinciale che si sviluppa tra le vie Golgi e Moneta, nonché lo sfalcio della vegetazione e la posa della segnaletica stradale. Ma anche le barriere fonoassorbenti. Tutti interventi che, per il sindaco, vanno effettuati prima che la «decisione di Città Metropolitana di attivare gli autovelox diventi esecutiva».

Per quanto riguarda il ponte ciclopedonale che collegherà le frazioni di Mirasole e Noverasco, demolito anni fa dopo i cedimenti strutturali registrati, si attende il completamento dell'intervento: a ottobre 2019 Città Metropolitana aveva stimato 28 setimane di "cronoprogramma", per un investimento di un milione e 200 mila euro interamente a carico di Locate District (Scalo Milano); ma per il sindaco di Opera, «al netto del lockdown siamo in alto mare». Nucera lamenta «l'estrema lentetzza» con cui si procede e «rimpalli di responsabilità» tra le società coinvolte. Di qui la richiesta che intervenga il prefetto per uscire dallo stallo, dato anche che qualcuno ha promesso manifestazioni di protesta clamorose, tra cui il blocco della Val Tidone.