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Lobby nera, la procura acquisisce il girato della seconda puntata

La procura di Milano continua l'attività di indagine su quanto emerso anche nella prima puntata

È in corso l'acquisizione del girato della seconda puntata dell'inchiesta video di Fanpage che riguarda presunti legami tra Roberto Jonghi Lavarini, detto il 'Barone nero' indagato per riciclaggio e finanziamento illecito ai partiti, il movimento di Lealtà Azione e alcuni esponenti della Lega.

La procura di Milano continua l'attività di indagine su quanto emerso anche nella prima puntata con al centro sospetti finanziamenti illeciti durante la campagna elettorale milanese di Fratelli d'Italia. L'attività di indagine sta cercando di far luce sulla promessa di denaro di cui si parla nei video e sugli omissis rispetto ai personaggi che potrebbero aver ricevuto soldi illeciti. 

La vicenda

Insieme a Jonghi Lavarini è indagato anche l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza. La scorsa settimana la procura aveva aperto un fascicolo (affidato ai pm Piero Basilone e Giovanni Polizzi) in seguito ad un esposto di Europa Verde sull'inchiesta nella quale, a un giornalista 'infiltrato' che si era finto consulente d'impresa, Jonghi Lavarini e Fidanza prefiguravano la possibilità di finanziare 'in nero' la campagna elettorale di Chiara Valcepina e Francesco Rocca alle comunali di Milano del 3 e 4 ottobre (entrambi sono stati eletti). 

Nel video, mandato in onda anche da Piazzapulita, si sente Jonghi Lavarini suggerire un sistema di 'lavatrici', ovvero di società compiacenti a cui versare il denaro affinché poi loro lo versino al conto corrente della campagna elettorale come finanziamento in regola, mentre Fidanza suggerisce al finto consulente d'impresa di fare tutto con Jonghi Lavarini perché lui deve restare "pulito" ("in un anno e mezzo mi gioco la carriera politica").

Intanto, su ordine della procura, la guardia di finanza ha acquisito il girato integrale, che sarebbe di circa cento ore, da cui è stato poi montato il video diffuso dai media, e perquisito l'appartamento milanese di Jonghi Lavarini. In serata, Carlo Fidanza (che si è autosospeso dai ruoli in Fratelli d'Italia, tra cui quello di capodelegazione del partito al Parlamento europeo) ha diffuso una nota in cui dichiara di avere "appreso poco fa dagli organi di stampa di essere stato iscritto sul registro degli indagati" e aggiunge di non avere "ricevuto al momento alcuna comunicazione ufficiale". E poi continua: "Sono sereno e ovviamente a disposizione della procura per chiarire quanto prima ogni aspetto di questa vicenda".

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