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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Milano tra le città più inquinate d'Italia nel 2022

Il rapporto di Legambiente: il capoluogo lombardo è la città peggiore per il biossido d'azoto, provocato soprattutto dai motori diesel

Quattro città lombarde sono tra le dieci città più inquinate in Italia per valori di Pm10 (polveri sottili). Lo dice l'annuale rapporto "Mal'Aria di città" di Legambiente. La Lombardia è quindi la regione peggiore del paese. La città fanalino di coda in Italia è Milano, la seconda peggiore è Cremona. Secondo la normativa sul Pm10, Milano dovrebbe abbattere del 43% la concentrazione di polveri sottili rispetto alla media annua del 2022 per rientrare nei parametri della normativa che sarà in vigore dal 2030.

Va ancora peggio per le polveri sottili più piccole (Pm2,5), con Monza città peggiore d'Italia seguita da Milano e Cremona. In questo caso, Milano dovrebbe abbattere le emissioni del 57%. Brutta situazione anche per il biossido di azoto (No2), legato ai motori diesel: Milano deve quasi dimezzare i valori attuali, mentre sono messe male anche Como e Monza.

Per Legambiente, la 'demotorizzazione' è una sorta di imperativo da perseguire con il sostegno alla mobilità attiva (come la micromobilità e la ciclopedonalità) e politiche di moderazione del traffico, migliorando l'offerta del trasporto pubblico. "Dobbiamo iniziare a chiederci se bastino provvedimenti come le Low Emission Zone, finora vista solo a Milano con Area B", commenta Federico Del Prete, responsabile mobilità di Legambiente Lombardia: "La realtà che dobbiamo affrontare è quella di una drastica sterzata verso il trasporto collettivo, in Lombardia particolarmente sofferente sia per la inadeguatezza dell'operatore regionale Trenord, sia per l'assenza di investimenti adeguati e di innovazione nell'offerta". L'associazione contesta fortemente le infrastrutture stradali in programma, come la Vigevano-Malpensa, la Cremona-Mantova o la Pedemontana. 

La classifica: Pm10

29 città italiane hanno avuto almeno una centralina oltre il limite di legge dei 35 giorni annui di sforamento consentiti: Torino (98 giorni), Milano (84), Asti, Modena, Padova e Venezia. E poi Cremona, Treviso, Mantova, Rovigo, Reggio Emilia, Alessandria, Ferrara, Frosinone, Brescia, Vicenza, Lodi, Verona, Monza, Pavia. Il valore medio di 40 microgrammi per metro cubo non è stato invece superato da alcuna città: Milano, Torino e Cremona 'guidano' in negativo la classifica con un valore medio di 35.

La classifica: Pm2,5

Le polveri molto sottili sono tutte sotto l'attuale limite normativo di 25 microgrammi per metro cubo. La città peggiore d'Italia è Monza (25), seguono Milano, Cremona, Padova e Vicenza con 23. Poi Torino, Alessandria, Bergamo e Piacenza con 22, Como con 21, Brescia, Asti, Mantova e Lodi con 20. Il limite raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità è però di 5 microgrammi per metro cubo e, in questo senso, soltanto Catanzaro e Crotone (con 4) si troverebbero al di sotto. Mentre, entro il 2030, il limite sarà di 10 microgrammi per metro cubo. Il problema del Pm2,5 è anche che non tutte le centraline sono attrezzate per rilevarlo: in Lombardia sono 17 su 26.

La classifica: No2

Tutte le città rispettano il limite di 40 microgrammi per metro cubo, ma il 61% di esse non rientra nel limite stabilito per il 2030 (20 microgrammi). E solo Agrigento, con 8 microgrammi, Siena ed Enna, con 4 microgrammi, rispettano il limite suggerito dall'Oms di 10 microgrammi. Il valore medio più elevato è stato registrato a Milano (38), seguita da Torino (37), Palermo e Como (35), Catania (34), Roma (33), Monza, Trento e Bolzano (31).

Classifica città lombarde per inquinamento 2022

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