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Martedì, 16 Aprile 2024
Le polveri inquinanti

Smog: Milano ha già "bruciato" i 35 giorni bonus del 2022

Il 70% delle giornate del 2022, ad oggi, la gran parte dei lombardi ha respirato aria avvelenata

Nessun credito a disposizione.: a 50 giorni dall’inizio dell’anno Milano ha già visto andare in fumo il “bonus” dei 35 giorni di superamento dei livelli massimi di polveri sottili concessi annualmente dalla normativa europea. Vale a dire che per il 70% delle giornate del 2022 la gran parte dei lombardi ha respirato aria avvelenata.

Una concentrazione che ha toccato addirittura picchi di 56,5 microgrammi per metro cubo registrati alla centralina di via Senato a Milano. Un dato allarmante per la salute dei cittadini, sempre più esposti al rischio di sviluppare patologie ai danni dell’apparato cardio-respiratorio. 

L'incontro per il piano aria

"Non saranno certo i venti previsti dalla giornata di lunedì a salvare la situazione, ormai drammaticamente cronica, potranno solamente portare una tregua in un trend che è destinato a peggiorare. Fino a che nelle città lombarde - sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - continueranno a circolare anche i diesel più inquinanti e i controlli antismog saranno pressoché inesistenti, da questa condizione non ne usciremo".

"Il 2022 - prosegue - si prospetta l’anno nero per l’inquinamento dell’aria, se non verranno attivate subito misure efficaci per ridurre le emissioni che sono la causa dell'accumulo di inquinanti nell'aria invernale. Mentre la Regione latita, ci aspettiamo almeno un atteggiamento ben più coraggioso da una città come Milano che, invece, per non affrontare polemiche ed emendamenti sul Piano Aria e Clima, concede la circolazione ai diesel più vecchi se dotati della scatola nera MoVe-in".

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