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Inquinamento

Terminato ufficialmente "l'effetto Coronavirus", smog oltre la soglia in città: ecco i dati

Lo hanno certificato le centraline Arpa nella giornata di mercoledì 18 marzo. Ecco tutti i dati

Cresce lo smog a Milano. Nella giornata di mercoledì 18 marzo le centraline dell'Arpa hanno registrato concentrazioni di polveri sottili oltre i limiti (fissati a 50 microgrammi per metro cubo), la media di Pm10 calcolata all'ombra della Madonnina è stata di 50.1 µg/m³.

La presenza di polveri sottili, comunque, non è uniforme e varia in base alle zone della città: 53 in viale Marche, 48 in Città Studi, 49 µg/m³ in via Senato, 46 al Verziere. Questa, invece, la situazione fotografata all'esterno della città: a Limito di Pioltello sono stati registrati 58 µg/m³, 37 a Cassano d'Adda, mentre a Magenta le centraline hanno rilevato 60 microgrammi per metro cubo.

Per il momento non è attivo nessun 'blocco del traffico' previsto dal Protocollo aria di Regione Lombardia: il primo stop scatta dopo cinque giorni con concentrazioni di polveri sottile oltre la soglia.

Il livello di smog a Milano: la situazione

È la prima volta dal 26 febbraio che le concentrazioni di Pm10 oltrepassano la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo di aria. Escludendo il dato di mercoledì, il valore più alto è stato registrato nella giornata di martedì 17 (41,1 µg/m³), il più basso venerdì 13 (16,8 µg/m³).

Secondo alcuni scienziati, inoltre, ci sarebbe una relazione tra l'inquinamento e la diffusione del coronavirus. La correlazione emergerebbe da uno studio della Società italiana di medicina ambientale (Sima) insieme alle Università di Bari e di Bologna, che hanno esaminato i dati pubblicati sui siti delle Arpa (Agenzie regionali per la protezione ambientale), incrociandoli con i numeri sui casi in Italia, riportati sul sito della Protezione civile.

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