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Insulti antisemiti e bestemmie: attacco "nazi hacker" alla lezione online sulla "Memoria"

Il blitz durante l'evento "Lo zaino della memoria", che prevedeva 3 incontri con le scuole

Insulti antisemiti, frasi inneggianti al Duce e a Hitler e bestemmie. È finito così, nel peggiore dei modi, l'evento "Lo zaino della Memoria", una serie di tre incontri organizzata giovedì mattina per i ragazzi delle scuole di Cinisello Balsamo sulla "Giornata della memoria". A decretare la fine dell'appuntamento, nel peggiore dei modi, è stato quello che dal Pd di Milano definiscono senza troppi giri di parole "un attacco nazi hacker". 

Le prime due lezioni sono filate via senza problemi, ma durante il terzo "talk" - mentre parlava il professore Raffaele Mantegazza, docente di pedagogia in Bicocca - qualcuno ha pensato bene di entrare nelle piattaforme streaming su cui si stavano tenendo gli incontri e lasciare la propria firma attraverso un account la cui foto era un volto di Hitler. 

"L'evento è stato sospeso al terzo incontro per hackeraggio sia su Zoom che su Meet: contenuti antisemiti, insulti", ha raccontato lo stesso prof, definendolo "un fatto assolutamente grave". 

"Profondo sdegno e rammarico per l'attacco hacker firmato da vigliacchi nazifascisti che hanno interrotto con bestemmie e insulti antisemiti l'iniziativa online", è stato invece espresso da Silvia Roggiani, segretaria metropolitana del Pd milanese. 

È "un atto di infamia e vigliaccheria che tenta di danneggiare e impedire gli sforzi di chi si impegna a tenere viva la Memoria, un patrimonio immateriale e storico dell'umanità. Un episodio gravissimo che ci impone di tenere alta la guardia sul pericolo che rappresentano questi moderni e squallidi rigurgiti nazifascisti per la nostra società e, soprattutto, per le giovani generazioni", le sue parole. E ancora: "Questi signori, che si insinuano nel web per agire nell'anonimato. non ci fanno paura. Saremo sempre di più e più forti - ha concluso - di chi ha bisogno delle tenebre per portare avanti messaggi di odio e rivangare teorie sconfitte dalla storia". 

Venerdì mattina è poi arrivata anche la condanna di Giacomo Ghilardi, sindaco di Cinisello. "Dopo una lunga giornata, che mi ha visto impegnato su più fronti, ho appreso solo in serata, prima del consiglio comunale, dell’attacco hacker nazi-fascista operato la mattina stessa da anonimi durante il convegno sulla Shoah dedicato agli studenti delle scuole medie e superiori di Cinisello. Già in consiglio comunale ho ribadito la nostra posizione, in maniera forte e chiara, di assoluta denuncia di atti di questo genere, siamo sostenitori di tutti i valori che il giorno della memoria porta con sé", ha spiegato. 

"Mi sento in dovere di riprendere il discorso e condividere anche con voi l’accaduto, affinché vengano in modo assoluto condannati ad ogni livello questi comportamenti - ha scritto su Facebook -. Ho scritto al Professore Mantegazza per esprimere la mia vicinanza e solidarietà e l'ho invitato, qualora non l’avesse già fatto, a fare denuncia immediatamente, affinché vengano individuati i responsabili. Il rispetto della dignità della persona è alla base del nostro essere e del nostro agire. Resto basito di come l’odio, invece, sia invece valore fondante di questi individui che ripetono il loro copione di insulti e provocazioni in diverse iniziative legate alla memoria della Shoah. Auspico - ha concluso - vengano identificati e puniti secondo la legge".

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