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Venerdì, 29 Marzo 2024
La visita

Inaugurato il nuovo Centro diurno disabili all'Istituto dei ciechi di via Vivaio

Visitati anche i nuovi percorsi museali dell'Istituto in fase di allestimento

L'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha fato visita nelle scorse ore all'Istituto dei Ciechi di via Vivaio. Lo ha comunicato lo storico istituto milanese. L'arcivescovo ha dato la propria benedizione al nuovo Centro Diurno Disabili "una struttura appena realizzata all'interno dell'edificio di via Vivaio che accoglierà ragazzi e ragazze non vedenti con disabilità complesse" e poi l'incontro è proseguito "con un saluto agli ospiti della RSA Casa Famiglia e con la visita ai nuovi percorsi museali dell'Istituto, attualmente in fase di allestimento".

Il Centro accoglie 24 giovani, altrettanti l'Rsa mentre sono oltre 400 gli studenti ipovedenti seguiti dall'istituto. La visita si è svolta alla presenza dell'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Alessandra Locatelli, e dell'assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolè: a fare gli onori di casa il presidente della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano, Rodolfo Masto.

"Con la visita dell'arcivescovo - ha commentato Masto - si rinnova la storica vicinanza tra la Diocesi milanese e l'Istituto dei Ciechi. Il progetto inaugurato oggi è cruciale per un futuro in cui sono sempre meno le persone affette da sola ipovisione, mentre sempre più quelle che abbinano più disabilità, e per queste c'è ancora tutto da costruire".

Bestetti: "Vivaio progetto didattico-educativo da preservare"

"La scuola media statale per ciechi 'Vivaio', che attua un valido progetto didattico-educativo e di integrazione tra allievi vedenti, non vedenti e con altre disabilità, è un prezioso patrimonio di tutta la città e occorre garantirne la continuità". Così in una nota Marco Bestetti, Consigliere comunale di Forza Italia, a margine di un incontro con la Dirigente Scolastica e con una rappresentanza dei genitori della scuola 'Vivaio'. "Il modello 'Vivaio' - prosegue Bestetti - non rappresenta solo un caso di successo in termini di apprendimento scolastico degli studenti, certificato da tutte le prove Invalsi, ma anche un'esperienza sociale e formativa per tantissimi ragazzi che non merita di essere messa a repentaglio da mere logiche contabili e ragionieristiche del Comune di Milano. La 'Vivaio' non va semplicemente difesa e protetta, ma andrebbe anzi replicata e ampliata, con un percorso verticale di formazione che si possa estendere anche alla scuola superiore, per garantire continuità di questo prezioso percorso formativo. La volontà del Comune di Milano di sfrattare la scuola dall'oggi al domani dimostra una preoccupante miopia che non intendiamo accettare. Confido che la maggioranza a Palazzo Marino - conclude Bestetti - aderisca alla nostra richiesta di convocare urgentemente una Commissione consiliare su questo argomento per trovare insieme una soluzione condivisa".

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