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Al Politecnico di Milano laurea ad honorem a Lari, prima architetta in Pakistan

"Per il suo lavoro capace di mettere con sapienza in relazione le tradizioni locali con uno sguardo sul futuro e in grado di costituire una nuova idea di bellezza, di utilità, di solidità dell’architettura", scrive l'ateneo

Laurea ad honorem a Yasmeen Lari, la prima donna architetto del Pakistan. A conferirgliela il Politecnico di Milano nella serata di mercoledì 20 ottobre.

Sfidando pregiudizi patriarcali e superando molte difficoltà, Lari ha dedicato la sua vita ai diritti dei più indigenti, alle emergenze abitative e alla sostenibilità ambientale. Dopo i saluti istituzionali, in occasione della cerimonia, l'architetta ha tenuto la sua lectio dal titolo 'Humanistic Architecture for Social and Ecological Justice'.

“Guardando nel suo complesso la variegata traiettoria di ricerca di Yasmeen Lari – ha detto la professoressa del dipartimento di architettura e studi urbani, Imma Forino nella sua laudatio - essa appare distante da rivendicazioni di linguaggio o dall’abuso della tecnologia e riscopre via via le origini elementari e vere della costruzione, restituisce il senso della dignità alle popolazioni disastrate dalle calamità naturali, insegna alle donne pakistane la capacità di realizzare da sole il proprio mondo".

"Intersecando continuamente architettura e giustizia sociale nel suo lavoro, e con lo sguardo attento all’ecosostenibilità delle proposte - ha proseguito la docente - Lari ha sempre dimostrato una profonda empatia per le persone e per i luoghi. Emerge quindi il profilo di una progettista impegnata nello sviluppo della cultura architettonica del proprio Paese, ma anche di una persona che ha saputo accantonare le numerose gratificazioni professionali in nome di ideali più elevati, quali aiutare il proprio popolo durante le grandi emergenze, migliorare le sue condizioni abitative, insegnare l’autoconsapevolezza alle giovani generazioni, sviluppare il valore femminile dell’'aver cura' nei processi di riqualificazione sociale".

"Con la propria opera, Yasmeen Lari ha dato nuovo senso all’impegno civile che una donna, una madre, una architetta, una ricercatrice può esperire nella propria esistenza, senza mai sottrarsi al confronto con gli altri e con le condizioni al contorno, ma apprendendo da ogni occasione e rinnovandosi così costantemente - ha detto ancora Forino -. Animata da quello spirito umanitario e compassionevole che dovrebbe contraddistinguere l’esistenza umana, Yasmeen Lari è una donna forte e libera, a cui tutti vorremmo assomigliare. Una persona autentica, a cui le giovani generazioni di architetti e non possono ispirarsi nel costruire la vita”.

“L’attribuzione della laurea honoris causa a Yasmeen Lari rappresenta la possibilità di indicare ai giovani un modo alternativo di ideare e realizzare progetti nel mondo che sta mutando radicalmente - ha detto la preside della Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni, Ilaria Valente, leggendo le motivazioni della laurea ad honorem -. Un modo che ritrova nel passato le radici per progettare il futuro, infondendo speranza di riscatto e dignità nelle fasce più deboli delle popolazioni. Il lavoro di Yasmeen Lari, inoltre, per la ricerca paziente delle tecniche e della forma appropriata che pone con sapienza in relazione le tradizioni locali con uno sguardo sul futuro, è in grado di costituire una nuova idea di bellezza, di utilità, di solidità dell’architettura. Arte, scienza ed etica del costruire sono contenuti preminenti dell’opera di Yasmeen Lari, in precisa corrispondenza con i principi che informano l’insegnamento e la ricerca nella scuola di srchitettura urbanistica ingegneria delle costruzioni del Politecnico di Milano”.

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