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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il fatto

La fuga di casa della tiktoker affetta da anoressia Leila Kaouissi

Chi è davvero Leila Kaouissi e la sua storia lo ha raccontato di recente in un'intervista con Today la madre

Leila Kaouissi è una giovanissima tiktoker marocchina residente a Milano e famosa sui social perché racconta la sua anoressia. Lunedì 9 gennaio si è allontanata da casa e, considerando il suo stato di salute, la madre Lisa Douhabi ha lanciato un appello per ritrovarla. Cosa che è avvenuto, stando a quanto comunicato in un secondo momento dalla donna, nota per alcuni interventi sui social contro gli haters della figlia. Ritrovata ma ancora lontana da casa, ha spiegato la mamma in una diretta sul social cinese ai tantissimi follower in apprensione. La sua richiesta: "Mamma non mi portare in psichiatria".

Leila, secondo il resoconto della madre, era andata via di casa con la scusa di fare alcuni acquisti: mentre la madre riposava. I fatti sarebbero avvenuti in zona Piazza Cinque Giornate, dove la famiglia vive. Il padre della ragazza sarebbe anche andato dalle forze dell'ordine per fare la denuncia della scomparsa. "Nei giorni scorsi mi aveva detto che stava malissimo", ha dichiarato piangendo Lisa Douhabi nel corso della diretta.

Chi è davvero Leila Kaouissi e la sua storia lo ha raccontato di recente in un'intervista con Today la madre. La 18enne è gravemente malata di anoressia e depressione da sei anni, quando di anni ne aveva 12. "Ora che è maggiorenne poi, ha l'autorizzazione per poter firmare ed uscire dalle strutture in cui la ricoveriamo. È accaduto anche nell'ultimo reparto psichiatrico in cui l'abbiamo ricoverata. E ora stiamo valutando di attuare una pratica più rigida con un avvocato", ha spiegato la donna.

Una famiglia come purtroppo ce ne sono molte, ostaggio della dittatura della malattia. Con la differenza che qui la vittima della patologia, Leila appunto, è diventata letteralmente una webstar su TikTok, con mezzo milione di follower all'attivo a cui racconta la sua battaglia. E con tutti i pro e i contro che questo può significare. C'è ad esempio chi punta il dito contro l'uso dei social media, che possono rivelarsi dannosi per la fragile salute mentale della ragazza (come ha spiegato il dottor Mendolicchio). E chi accusa lei e la madre di volerci marciare in visibilità, anche "monetizzando". "Mi dicono che voglio diventare come Chiara Ferragni. Ma loro non sanno l'inferno che passiamo da anni. Non dormo né la notte né il giorno. Con mio marito facciamo il turno con l'orologio della Swatch per misurare il battito cardiaco di nostra figlia". 

Come è iniziato tutto? "A 12 anni siamo tornati in Italia per un periodo. Leila era adolescente, era bella, cresceva. Poi un giorno fu mio marito ad accorgersi che non mangiava da due giorni. E l'abbiamo obbligata a farlo. Solo successivamente abbiamo scoperto che c'era una amica che la influenzava, che le diceva che era brutta e che insieme avrebbero potuto fare le modelle. E lei sentiva di avere gli occhi addosso. Ma certo non può essere dovuto solo a questo, mi rendo conto". 

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