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"Bella figa" e coltelli nel libro del comune per i neonati: "È stato un errore, chiediamo scusa"

La spiegazione della società che si occupa del pacco dono del comune di Milano

Uno sbaglio. Un caso. Non doveva finire nel pacco dono per neonati il libro "Noi ragazze" di Giuliana Maldini, l'opera "forte" - che "spinge" sul sessismo e sul maschilismo - che è un insieme di schizzi che trattano, a modo loro, i problemi che si trovano ad affrontare ogni giorno le donne in Italia. 

Ad assicurarlo è "Energie sociali Jesurum lab", la società che si occupa dei circa undicimila "pacco dono" che vengono distribuiti gratuitamente ogni anno sotto la Madonnina e che ha contattato MilanoToday dopo la denuncia di una mamma, la giovane avvocatessa Elena, che era rimasta quanto meno sorpresa dal libro che aveva ricevuto a casa. 

Tra i vari disegni c'erano un uomo con un coltello in pugno che aggredisce la sua compagna e lei, sofferente, che dice: "È un po' nervoso, ma poi gli passa". Oppure una donna distesa sul divano, con un gattino accanto, che riflette sorridente: "Sono riuscita ad allacciarmi i pantaloni dell'anno scorso e un tizio per strada mi ha detto «bella figa»". E ancora, a fare da contraltare, una signora triste, distesa sullo stesso divano che si sfoga: "Non sono più riuscita ad allacciarmi i pantaloni e ho finito l'idratante". 

Foto - Una delle vignette del libro

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"Vogliamo che l'attenzione sia rivolta non solo ai bimbi, ma alle famiglie in generale", hanno fatto sapere da Jesurum lab, giustificando così la decisione di inserire tra i doni anche un libro. In alcuni pacchi, però, "Noi ragazze", ci è finito "per errore". 

"Non volevamo trattare quella tematica perché capiamo che quello per le famiglie e, soprattutto per le donne, è un momento particolarmente sensibile. Quel titolo è finito lì per mero errore e ce ne scusiamo molto". Da "Jesurum lab", con responsabilità e onestà, ci hanno anche tenuto a contattare l'avvocatessa per porgere di persona le proprie scuse. 

La mamma - pur comprendendo il senso del libro, volutamente provocatorio - aveva semplicemente fatto notare che "non è chiaro il senso di mandarlo nel 2019 a una neomamma e a un neonato. Forse - aveva spiegato la donna - è semplicemente fuori tempo". E in effetti sembra che avesse ragione. Alla fine, però, pace fatta. 

Foto - Una delle vignette del libro

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