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Attualità Loreto / Via Grazia Deledda

Occupato (per la prima volta) il liceo Manzoni: "Ansia e stress a scuola"

La protesta dei ragazzi del "Manza"

"Ora basta". Gli studenti del liceo linguistico e tecnico economico Manzoni di Milano martedì pomeriggio hanno occupato la loro scuola per protestare contro le condizioni di vita all'interno dell'istituto di via Deledda. 

"Qualche settimana fa abbiamo fatto girare un questionario studentesco, per dare la possibilità alla componente studentesca di esprimersi liberamente e in modo anonimo su questioni delicate che troppo spesso non vengono trattate propriamente o vengono sminuite da chi queste situazioni non le vive. Abbiamo ricevuto tantissime risposte che, purtroppo, ma non inaspettatamente, delineano una situazione preoccupante all'interno della nostra scuola", hanno spiegato dal collettivo Manzoni antagonista. 

"Lo studio è generalmente accompagnato da sentimenti quali ansia e stress, con evidenti conseguenze sul benessere psicologico, come testimoniano le percentuali dei riscontri ottenuti. Questo tipo di analisi è però solo un campione di quella che è una realtà estesa nel sistema scolastico italiano, che si fonda su concetti come il merito e la competitività che alimentano un continuo stato di pressione", hanno proseguito gli studenti che in mattinata hanno organizzato un'assemblea pubblica per poi passare all'occupazione vera e propria, una novità all'interno della "Manza", che da anni primeggia in tutte le classifiche cittadine. 

"Serve un cambiamento: la scuola deve essere un luogo in cui ci si può sentire a proprio agio e liberi di esprimersi. Con questa occupazione vogliamo far sentire la nostra voce e far capire che la scuola non deve essere vissuta come una prigione, ma come un luogo dove potersi realizzare e crescere", le richieste dei giovani. "Un paese che non si interessa delle proprie scuole è un paese senza futuro ed è per questo che la nostra critica è rivolta soprattutto alle istituzioni, che non si rendono conto del disagio che si percepisce in ogni scuola italiana. La nostra critica, dunque, è rivolta alla nostra scuola, in quanto inevitabile proiezione delle problematiche sistemiche, di cui abbiamo avuto conferma grazie al questionario compilato da noi studenti, protagonisti di questo modello di scuola", hanno concluso.

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