La senatrice e sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz Birkenau, Liliana Segre ha incontrato migliaia di studenti milanesi al teatro alla Scala nella mattinata del 22 gennaio, in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria.

La Scala gremita per Liliana Segre (da Facebook/ANPI Provinciale di Milano)

Parlando della propria esperienza come deportata nei lager nazisti, Segre ha fatto un parallelo con i migranti di oggi: oggi come allora "c'era quel razzismo che ci porta a dimenticare che non esiste altra razza che quella umana".

Accolta dal caloroso applauso di migliaia di studenti e introdotta dal giornalista Enrico Mentana, la senatrice 88enne si è rivolta ai più giovani ricordando come, quando era ancora una bambina venne espulsa da scuola per il fatto di essere ebrea. "Anch'io sono stata una clandestina nella terra di nessuno - ha detto la donna - io lo so cosa vuol dire essere respinti quando le frontiere sono chiuse. Quando si ergono muri. Io lo so cosa vuol dire quando si nega l'asilo. Io sono una che le ha provate queste cose. Sono stata una richiedente asilo. Mi disse l'ufficiale svizzero che non era vero che in Italia c'era la guerra e ci rimandò indietro".

La senatrice ha rivolto un invito ai ragazzi delle scuole superiori, affinché non dimentichino mai l'orrore dello sterminio nazista e non cedano all'indifferenza. Come ha ricordato la vicesindaco Anna Scavuzzo, presente al'iniziativa, per ricordare i trenta cittadini milanesi deportati e uccisi nei lager nazisti, Segre presenzierà, venerdì 25 gennaio, alla cerimonia con cui verranno posate 30 nuove pietre d'inciampo in città, che onoreranno la memoria di queste vittime.