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Sanità: in ritardo l'agenda unica, ma quasi tutte le prestazioni si possono già prenotare

Tutte le strutture pubbliche della Lombardia hanno messo in rete l'agenda. E lo hanno fatto anche nove strutture private su dieci

"Già oggi i cittadini lombardi con una telefonata al call center possono accedere al 100 per cento delle prestazioni erogate dalle strutture pubbliche e a oltre il 90 per cento delle prestazioni erogate da quelle private". Così Letizia Moratti, assessora al welfare di regione Lombardia, risponde alle opposizioni in consiglio regionale sulla mancata attivazione dell'agenda unica per le prenotazioni e sulle liste d'attesa.

Entro il 30 novembre 2021 si sarebbe dovuta attivare in Lombardia la rete generale di prenotazione, in pratica un'agenda unitaria a disposizione del call center per fare sì che i cittadini possano avere la panoramica effettiva e totale dei posti liberi. Moratti ha confermato che questa integrazione totale ancora non c'è, perché alcune strutture stanno ancora concludendo le operazioni per permettere la visibilità delle loro agende.

Tuttavia, anche se questa procedura è ancora in corso, i dati in possesso dell'assessorato al welfare dicono che sono già in rete tutte le agende delle strutture pubbliche e nove agende private su dieci. Dal 7 marzo entrerà in vigore l'obbligo di prenotazione tramite la rete regionale per alcune prestazioni. In altre parole, se le strutture non avranno messo in rete per quella data le loro agende, non potranno accettare prenotazioni. Un altro modo per ridurre i tempi d'attesa.

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