rotate-mobile
La novità

Così la Lombardia vuole ridurre le liste d'attesa: le 10 visite scelte

Individuate 10 prestazioni particolarmente critiche sulle liste d'attesa in Lombardia

Per dieci prestazioni ambulatoriali, tra cui alcune ecografie e visite specialistiche, verranno ridotti immediatamente i tempi d'attesa, con un finanziamento straordinario aggiuntivo, in modo che almeno le prestazioni in priorità vengano anticipate rispetto ad appuntamenti dati anche a giugno del 2023. Lo hanno detto Attilio Fontana, governatore della Lombardia, e Guido Bertolaso, assessore regionale al welfare, in una conferenza stampa mercoledì nel primo pomeriggio.

Le prestazioni individuate, tra quelle maggiormente richieste e con tempi d'attesa particolarmente lunghi, sono la visita oculistica, la visita dermatologica, l'ecocolordopplergrafia cardiaca, l'ecografia biletarale della mammella, l'ecografia dell'addome completo, la prima visita ortopedica, l'ecocolordoppler dei tronchi sovraaortici, la prima visita cardiologica, la prima visita endocrinologica/diabetologica e la prima visita neurologica. Per queste prestazioni, circa 66mila lombardi con priorità 10 o 30 giorni hanno ricevuto appuntamenti da gennaio a giugno del 2023. Questi cittadini verranno richiamati per fissare nuovi appuntamenti il più presto possibile, e comunque entro il 31 dicembre 2022 per quelli con la priorità più breve. Su questo verrà assicurato dalla giunta regionale il finanziamento necessario. 

"Abbiamo identificato alcuni colli di bottiglia - ha detto Bertolaso - che pian piano risolveremo. Non siamo qui a dire che abbiamo completamente risolto il problema delle liste di attesa, perché nessuno sarebbe in grado di fare una cosa del genere a livello nazionale però abbiamo incominciato a impostare un metodo concreto". "Fin dal mio insediamento, l'abbattimento dei tempi di attesa è sempre stato uno dei principali obiettivi di questa legislatura. Abbiamo iniziato il percorso stanziando risorse consistenti proprio per consentire ai cittadini di accedere alle prestazioni in tempi appropriati", ha aggiunto Fontana, secondo cui il problema si verifica anche "per cause indipendenti" dalla volontà della Regione, tra cui "la carenza di figure specialistiche, figlia di una programmazione nazionale inappropriata", ma anche il compotamento di alcuni cittadini, che dovrebbero "evitare di prenotare in diverse strutture senza annullare gli appuntamenti non utilizzati".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Così la Lombardia vuole ridurre le liste d'attesa: le 10 visite scelte

MilanoToday è in caricamento