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Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità Cagnola / Via Paolo Mantegazza, 36

L'artigiano di Milano che crea strumenti musicali a mano - Episodio 1 di Mest(ieri)

In un negozio di Villapizzone il mastro liutaio Andrea Stanzione crea chitarre classiche da concerto attraverso un lungo e accuratissimo processo artigianale

Si respira un'aria calda e profumata che sembra venire da un tempo lontano varcando la bottega Manifatture Sonore del liutaio Andrea Stanzione. A permeare l'ambiente della loro fragranza e a renderlo subito familiare sono i legni autoctoni ed esotici (dall'albete al pallissandro passando per il cipresso), accatastati agli angoli del negozio, pronti per diventare strumenti musicali. Già spiando all'interno attraverso la vetrina del negozio si scorgono le sinuose forme delle chitarre classiche e dei mandolini. 

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Il liutaio che costruisce chitarre a mano: VIDEO

Entrando al 36 di Paolo Mantegazza, nel rinato quartiere di Villapizzone, si dischiude un mondo magico, dove pezzi di tronco vengono tramutati in bellissime chitarre dal suono unico. A formulare l'incantesimo, o meglio a realizzarlo con la sapienza delle proprie mani, è colui che ci accoglie all'interno: il mastro liutaio Andrea Stanzione. Ex elettricista ed ex falegname, soprannominato da tutti 'brugola', ha imparato questa ormai più che rara professione spinto dalle sue due più grandi passioni, la musica e il legno. 

Il primo approccio a questo nobile mestiere è arrivato grazie ai corsi della Scuola Civica di Liuteria di Milano. Ma a fargli fare il proverbiale salto di qualità è stato l'incontro con Enrico Bottelli, mastro liutaio la cui fama è nota in tutto il mondo. Per quattro anni Andrea lo ha seguito cercando di carpire ogni suo segreto, che lui peraltro ha voluto condividere senza nemmeno un'ombra di gelosia, come un libro aperto.

Nel 2019 Stanzione è riuscito ad aprire la sua bottega volendola allestire personalmente senza trascurare nessun dettaglio. Estrema è anche la meticolosità con cui questo giovane artigiano forgia le sue creazioni, che richiedono un lungo e complicato processo: per una chitarra classica ci vogliono dalle 200 alle 250 ore. Ma il risultato di una lavorazione tanto attenta e saggia è uno prodotto finito dal suono unico, che nulla a che fare con gli strumenti musicali prodotti in serie.

I musicisti si rivolgono ad Andrea proprio alla ricerca di un timbro più bello e puro. La clientela va da quella di quartiere ai dealer internazionali, affamati di prodotti 'made in Italy' dalle caratteristiche irripetibili; e ancora ci sono musicisti professionisti di chitarra classica europei, come il docente del conservatorio di Parigi che ha acquistato uno degli ultimi strumenti creati da Manifatture Sonore. Si tratta di un settore molto di nicchia, ma se il liutaio potesse scegliere un artista pop al quale affidare una delle sue chitarre, ci confessa, sarebbe Sting. "Lui suona anche il liuto e ha una cultura parallela rispetto alla musica - riflette -. Mi sarebbe molto piaciuto anche Pino Daniele, che era davvero un grandissimo artista".

Visto il complesso e lungo processo di lavorazione, il costo di queste chitarre parte da qualche migliaio di euro (una cifra per nulla alta se si calcolano le ore impiegate per realizzarla). Ma per rendere accessibili gli strumenti a un più ampio pubblico, Andrea ha concepito parallelamente il progetto Rigenera: gli appassionati di musica possono portare le proprie chitarre 'di fabbrica' nel laboratorio affinché vengano trasformate con elementi artigianali che rendano la qualità del suono nettamente migliore (il costo degli strumenti 'rigenerati' è circa un quarto rispetto a quelli costruiti).

Quale il segreto per trasformare del legno inerte in uno vitalissimo strumento musicale? Lo stesso che nella favola di Collodi permise a Mastro Geppetto di animare una marionetta rendendola il suo desideratissimo bambino. È l'amore che alimenta instancabilmente l'intero processo di creazione, dalla progettazione, ispirata ai trattati classici dei liutai spagnoli, alla realizzazione vera e propria, fino alla decorazione finale, che vede incastonati dei minuscoli frammenti policromi (con una particolare configurazione che è la firma di Stanzione).

"Per diventare liutai ci vuole tanta passione - ci dice Andrea -. Si tratta di un lavoro totalizzante, che richiede molto impegno, energie mentali, tempo e anche spirito imprenditoriale. Bisogna avere manualità e anche istinto, perché avendo a che fare con il legno alcune componenti sono davvero imprevedibili e trasformare un'idea in materia non è facile. Ma un giovane che volesse intraprendere questo percorso non dovrebbe avere paura: se è davvero appassionato, ce la farà".

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