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Selvaggia Lucarelli diede del “coglione” a Fabrizio Corona, per il pm è diritto di critica

L'indagine era stata avviata a giugno 2018 dopo la querela presentata dall’ex paparazzo

Il pm di Milano, Lucia Minutella, ha chiesto l'archiviazione dell'indagine per diffamazione contro i giornalisti del Fatto Quotidiano, Selvaggia Lucarelli e Marco Travaglio. La Lucarelli - già al centro di altre beghe legali - aveva scritto che Fabrizio Corona è “un fesso, recidivo”, poi aveva rincarato la dose in televisione, affermando che “Corona dovrebbe darsi del coglione da sè” e su Facebook aveva scritto che “di sicuro un povero cristo non si potrebbe permettere quello che può permettersi lui”.

L'indagine era stata avviata a giugno 2018 dopo la querela presentata dall’ex fotografo dei vip, che non aveva gradito per niente le parole della nota giornalista e blogger. 

Nell’istanza, che passa ora all’esame di un gip del Tribunale di Milano, il magistrato spiega che le parole usate da Selvaggia Lucarelli fanno comunque parte del “diritto di critica, il quale si concretizza nell’espressione di un opinione, che in quanto tale non può intendersi obiettiva, considerato che per natura è fondata su un’interpretazione di fatti e comportamenti”.

La richiesta di archiviazione riguarda anche Marco Travaglio, indagato per omesso controllo in veste di direttore de “Il Fatto Quotidiano”.

Fabrizio Corona nell'ultimo periodo è stato protagonista di diversi episodi finiti sulle pagine di cronaca dei giornali. L'ultima, in ordine di tempo, una furibonda lite all'interno di un ristorante in centro a Milano con un imprenditore che avrebbe offeso suo figlio Carlos ma pochi giorni prima era caduto "in diretta" Instagram mentre pedalava scalzo su una bicicletta tra i tram di via Torino.

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