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Attualità Sant'Ambrogio / Via Edmondo de Amicis

M4, in corso il trasloco dei reperti archeologici: portati all'Anfiteatro (e futuro parco)

Si tratta del secondo ritrovamento durante i lavori per realizzare la nuova metro di Milano

È in corso il trasferimento dei reperti archeologici rinvenuti nel cantiere per la costruzione della linea metropolitana M4, nella stazione di De Amicis. I resti, appartenenti a un'antica struttura muraria angolare, verranno trasferiti all'Anfiteatro romano. Sempre in questa zona, era già stata trovata una costruzione che verrà rimontata nel piazzale della futura stazione metropolitana.   

Mura antiche nel cantiere della M4

Il nuovo ritrovamento potrebbe essere connesso alla Pusterla dei Fabbri, una delle porte minori della Milano medievale, o al reticolo idraulico di epoca tardo antica o medievale. Non si esclude però che la struttura possa anche essere la fondazione di una torre con funzioni difensive o legate alla presenza dell’acqua in ingresso in città.

Per fare maggiore luce sulle origini della struttura e le sue funzioni, su indicazioni della Soprintendenza, M4 sta curando la redazione di una pubblicazione monografica che, oltre agli approfondimenti storico topografici, a studi conoscitivi sulla composizione materica e sulla tecnica costruttiva, a cura di esperti della materia, racconterà anche le varie fasi di lavoro in cantiere per lo smontaggio e la sua ricollocazione.  

La struttura che dopo lo smontaggio arriverà all'Anfiteatro è imponente e monumentale sia da un punto di vista delle dimensioni (altezza di circa 2,5 metri, lunghezza dei lati di circa 10 metri, spessore maggiore di 2 metri) sia della sua fattura. È composta da blocchi in pietra lavorati a bugnato, con i segni degli incastri per le 'olivelle' (anelli con sbarre che consentivano di sollevare pesi), la presenza di elementi funzionali ad un sistema per la regolamentazione delle acque. Si tratta probabilmente di materiali di recupero provenienti da monumenti di epoca romana quali il Teatro o l’Anfiteatro.  

L’area dell’Anfiteatro romano è oggi oggetto di lavori di riqualificazione a cura della Soprintendenza per la creazione del futuro 'Pan', il Parco Amphitheatrum naturae, il più vasto parco archeologico della Lombardia, situato nel cuore della città, tra via Arena e via Conca del Naviglio, al Ticinese. In quell’area verrà creato con il verde, fra siepi e cespugli di bosso, mirto, ligustri e oltre cento cipressi, un nuovo grande giardino ellittico attorno alla pianta dell'anfiteatro, ricostruito sul modello di quello che esisteva in epoca romana; un progetto di 'archeologia green' ispirato al tema della simbiosi fra vegetazione e resti archeologici.  

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