Perché è stata lanciata una madonna (in Darsena)
È successo nella serata di venerdì 8 settembre. Il gesto è stato firmato dall'artista Fabrizio Spucches che a luglio avrebbe dovuto realizzare una installazione proprio in Darsena
Una riproduzione della Madonnina è finita nella Darsena di Milano nella serata di venerdì 8 settembre. Il gesto, un atto dimostrativo, è stato firmato da Fabrizio Spucches, artista che a luglio avrebbe dovuto siglare una installazione in Darsena per sensibilizzare sui cambiamenti climatici; installazione che sarebbe servita (anche) per raccogliere fondi per donne e bambini del Pakistan vittime della recente alluvione.
"Qualche settimana fa avrei dovuto fare con una importante associazione umanitaria un’installazione in Darsena sul cambiamento climatico: una replica della Madonnina che usciva dall’acqua come se Milano fosse stata inondata", ha spiegato l'artista a MilanoToday. Tuttavia l'installazione - patrocinata dal comune di Milano e finanziata con i fondi dell'unione europea - è saltata. "Due giorni dall’inaugurazione la Fabbrica del Duomo ha bloccato tutto dicendo che il simbolo della Madonnina non si può usare. Nemmeno il sindaco, Beppe Sala, mio primo supporter in questa operazione, ha potuto più fare niente", ha puntualizzato Spucches.
Risultato? La statua, una riproduzione alta 4,5 metri costata circa 30mila euro, è rimasta chiusa in un magazzino. Per questo l'artista ha deciso di scendere in campo in prima persona: "Ho comprato una delle loro statue allo shop ufficiale (790 euro, ndr) e senza dire niente a nessuno ho fatto questo gesto".