Gli ambientalisti contro il nuovo cargo Malpensa: "Si mangia via la brughiera"
La lettera a Sala e al ministro delle infrastrutture
Verdi e associazioni ambientaliste contro la Regione Lombardia e il sindaco di Milano Beppe Sala. Motivo del contendere, la proposta di realizzare a Malpensa una struttura denominata Cargo City, avanzata da Sea (controllata dal comune di Milano) e approvata lunedì in Regione. Questa decisione ha fatto prendere carta e penna il gruppo milanese di Europa Verde: i consiglieri ecologisti (Carlo Monguzzi, Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini) hanno chiesto l'intervento di Sala ed anche del ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini.
"Non si può essere comune green e contemporaneamente promuovere la cementificazione di un pezzo di verde così esteso e così importante della nostra Regione (44 ettari di brughiera, n.d.r.)". Direttamente a Giovannini, poi, il gruppo di Europa Verde ha ricordato che la lotta all'emergenza ambientale "si fa anche e soprattutto impedendo la cementificazione di aree verdi, considerando anche l'inopportunità di investire ulteriormente su un'attività così inquinante e con poche prospettive di decarbonizzazione come il trasporto aereo".
"Compensazioni insufficienti"
Posizione contraria al provvedimento anche da parte di Legambiente, Wwf, Lipu e Fai, secondo cui il progetto prevede di compensare 44 ettari di brughiera con 30 di aree contigue, a fronte dell'ampliamento del Cargo. "L'equilibrio complessivo della zona - scrivono - verrebbe alterato e in futuro non sarà più possibile ricostruire una entità bioscientifica, naturale e paesaggistica così facilmente". Le associazioni attaccano i comuni, passati "ad una posizione di compromesso e teorica compensazione, in alcuni casi compensazioni 'verdi' spesso generiche, come se si potesse compensare la perdita di un organo vitale di un corpo vivente".