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Repressione militare in Myanmar: la comunità birmana in piazza a Milano

La manifestazione il 2 maggio

Si mobilitano i birmani di Milano per protestare contro la situazione sempre più tesa in Myanmar. La giunta militare, insediatasi al potere il primo febbraio 2021, sta reprimendo nel sangue le rivolte popolari sia da parte di alcune fazioni etniche (Karen e Kachin) sia da parte dei sostenitori della Lega per la Democrazia di Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace nel 1991 e consigliera di Stato (una sorta di primo ministro) fino alla deposizione.

La Lega per la Democrazia ha vinto le prime elezioni libere nel Paese nel 2015 e le ha nuovamente vinte nel 2020. Da febbraio sono decine di migliaia gli sfollati a causa delle incursioni dei militari e degli scontri con le fazioni etniche, 750 i morti. L'Onu ha rivolto alla giunta militare (sostenuta da Russia, Vietnam, Laos e Thailandia) un appello per la pace e il dialogo, mentre l'Asen (Associazione Nazioni Sud-Est Asiatico) ha appena effettuato a Giacarta un vertice internazionale straordinario. 

La comunità birmana in Italia sta organizzando manifestazioni di sensibilizzazione per documentare la situazione in Myanmar e protestare contro la repressione militare. L'appuntamento a Milano è per domenica 2 maggio alle 11 in piazza Mercanti. La data è il giorno scelto per la manifestazione globale a favore della primavera Birmana. "Chiederemo ai governi democratici, compreso quello italiano, il riconoscimento del governo legittimo birmano Nug, che è appena uscito a scrutinio dal cuore del popolo birmano. In più saranno offerte anche le preghiere per gli eroi che hanno dato la vita per la nostra libertà", si legge in una nota della comunità milanese che invita i partecipanti a recarsi in piazza vestiti con un abbigliamento etnico birmano o con il colore nero.

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