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Manifestazione no green pass, 41 indagati. Anche per resistenza a pubblico ufficiale

In tre indagati per resistenza, tra cui una donna che ha subito una contusione alla testa. Due feriti tra le forze dell'ordine

Sono quarantuno le persone indagate dalla polizia di Stato dopo i disordini avvenuti sabato 25 settembre durante la manifestazione contro il green pass che si è svolta nel centro di Milano. Tra loro vi sono i tre che hanno partecipato al tentativo di sfondare il cordone di forze dell'ordine in via Cardinal Martini, tra piazza Fontana e piazza del Duomo.

Si tratta di una donna (che ha riportato anche una contusione alla testa), indagata per manifestazione non preavvisata e resistenza a pubblico ufficiale, e di due uomini, portati in questura e indagati per gli stessi reati e in più per interruzione di pubblico ufficio (per i blocchi ai mezzi di Atm), istigazione a disobbedire alle leggi e violenza privata. Tutti e tre sono incensurati.

Lo rende noto la questura di via Fatebenefratelli. Sempre la questura fa poi sapere che altre trentotto persone sono state successivamente indagate per violenza privata, manifestazione non autorizzata, istigazione a disobbedire alle leggi e interruzione di pubblico servizio. Durante i momenti più concitati si sono verificati due feriti tra le forze dell'ordine, uno del battaglione e uno del reparto mobile. Le indagini sono ancora in corso.

Disordini al corteo no green pass

Durante il corteo, per la prima volta, ci sono stati momenti di concitazione quando i manifestanti, nonostante l'accodo con i responsabili dell'ordine pubblico di defluire da piazza Fontana a via Larga, hanno comunque tentato di 'sfondare' la barriera delle forze dell'ordine a protezione di piazza del Duomo, dove si stava svolgendo un comizio di Giorgia Meloni, leader nazionale di Fratelli d'Italia. Lo 'sfondamento' non è riuscito e i manifestanti si sono poi diretti verso piazza della Scala. Secondo la polizia, alla testa della manifestazione, a tratti, si sono viste persone provenienti da ambienti anarchici.

Successivamente il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha commentato che "ogni sabato è peggio" e si è confrontato con il prefetto. "E' chiaro - ha detto il sindaco - che da un lato ci sono le forze dell'ordine che sono costrette, con le tante cose che hanno da fare, ad arginare queste manifestazioni, dall'altro ormai il disagio per i cittadini aumenta perché bloccano tram e strade. È chiaro che è un problema".

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