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Guerra in Ucraina

I russi di Milano: "Sanzioni a Putin, no alla guerra in Ucraina"

La manifestazione della 'Comunità dei russi liberi' a Milano sabato pomeriggio

Sanzioni contro Vladimir Putin e i politici russi responsabili della detenzione dei prigionieri politici in Russia e anche delle recenti minacce militari all'Ucraina. Le chiede la 'Comunità dei russi liberi', la sigla che rappresenta i cittadini russi milanesi e lombardi scesi in piazza, sabato 12 febbraio nel pomeriggio, per un presidio sotto la Loggia dei Mercanti contro il regime di Putin. Presente anche la parlamentare milanese del Pd Lia Quartapelle, oltre ad una delegazione di +Europa e ad una rappresentanza della comunità bielorussa.

Il piano segreto della Russia per invadere l'Ucraina

I manifestanti hanno denunciato l'escalation di violazione dei diritti umani a partire dall'arresto del dissidente Aleksey Navalny, nel 2021, dopo un clamoroso tentativo di avvelenamento, nonché dei suoi più stretti collaboratori, fino alle discusse elezioni della Duma di Stato del settembre 2021, con forti sospetti di manipolazione dei risultati: "Secondo i nostri osservatori indipendenti, in testa al nostro seggio elettorale c'era un candidato dell'opposizione, che però non ha vinto", affermano i manifestanti; infine, le successive leggi che impongono ulteriori limitazioni all'attività dei mass media indipendenti e ai diritti umani (si pensi solo alla messa fuorilegge di Memorial).

E si arriva ai venti di escalation militare che incombono sull'Ucraina da qualche mese. "Una sola minaccia di guerra contro un paese europeo, come lo è l'Ucraina - si legge in un volantino diffuso in via Mercanti -, merita, secondo la comunità russa in Italia, le più severe sanzioni contro il leader del paese aggressore". La comunità russa chiede però che le sanzioni non abbiano un impatto sul popolo russo in generale. 

"La comunità russa in Italia vorrebbe vedere che il proprio paese d'origine percorra la strada di un paese libero e democratico, collaborando con gli altri governi dei paesi democratici dell'Unione Europea", conclude il volantino: "Chiediamo il supporto del governo italiano in questa lotta per le libertà civili: i russi sollecitano che Aleksey Navalny e gli altri prigionieri politici siano immediatamente liberati e che il Parlamento europeo introduca immediatamente sanzioni contro Vladimir Putin e i suoi alleati".  

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