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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Si sposta in piazza Scala la manifestazione per i figli di coppie omogenitoriali

Moltissime le adesioni: lo spazio davanti alla prefettura non bastava più

Si farà in piazza Scala, e non più davanti alla prefettura di Milano, la manifestazione organizzata dal Pd e dalle associazioni Lgbt+ per sabato 18 marzo alle ore 15, contro la circolare che la prefettura aveva inviato al Comune di Milano per bloccare la trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali. Le adesioni al presidio sono cresciute di ora in ora e gli organizzatori, ad un certo punto, hanno deciso di scegliere un luogo più grande, in modo da ospitare tutti. 

Alla manifestazione saranno presenti anche vari segretari nazionali di partito. Prima tra tutti, la neo segretaria del Partito democratico Elly Schlein, ma anche il neo segretario di +Europa Riccardo Magi. La speranza è quella che scenda in piazza anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, ma probabilmente il primo cittadino sceglierà di non partecipare, anche se in questi giorni va ripetendo che ne farà una battaglia politica nazionale. D'altra parte, la Corte Costituzionale aveva invitato il Parlamento a legiferare sul tema, ma non è stato fatto.

"Non si capisce perché la destra ce l'abbia così tanto con i bambini e le bambine", la comunicazione di Schelin, che non vuole più "vedere discriminati i bambini e le bambine che fanno parte di questa comunità". "Chiediamo pieni diritti per le figlie e i figli di tutte le famiglie e per esprimere solidarietà ai sindaci come Sala che, in questi anni, in mancanza di una legge, hanno tutelato le famiglie arcobaleno registrando all'anagrafe anche i figli di coppie omogenitoriali", ha detto invece Magi. 

La circolare del ministero dell'Interno

Attraverso una circolare diretta ai prefetti, il ministero dell'Interno ha sottolineato lo stop della Cassazione alle trascrizioni dei certificati dei figli di due padri nati all'estero con maternità surrogata e ha sollecitato a "fare analoga comunicazione ai signori sindaci, al fine di assicurare una puntuale e uniforme osservanza degli indirizzi giurisprudenziali espressi dalle Sezioni Unite negli adempimenti dei competenti uffici". Non è tutto. La circolare di corso Monforte non si limita a trasmettere l'indicazione del governo sui bimbi nati da maternità surrogata all'esterno, ma sollecita a interrompere i riconoscimenti dei figli di due madri nati in Italia e si riserva di dare indicazioni su quelli nati all’estero sempre da due donne. 

"È stato effettuato, da parte di questa Prefettura, un approfondimento - quanto a casi rilevati e a orientamenti amministrativi e giurisprudenziali - relativo alle iscrizioni e alle trascrizioni degli atti di nascita, riportanti dati di genitori dello stesso sesso", si legge nella circolare. "Alla luce del divieto per le coppie composte da soggetti dello stesso sesso di accedere a tecniche di procreazione medicalmente assistita, il solo genitore che abbia un legame biologico con il nato può essere menzionato nell’atto di nascita che viene formato in Italia. Parimenti esclusa è la trascrizione di atti di nascita formati all’estero riconducibili alla fattispecie della maternità surrogata, attestanti il riconoscimento di filiazione nei confronti del genitore d’intenzione, privo di legame biologico col minore", concludono da palazzo Diotti. 

Sul tema il sindaco Beppe Sala ha già promesso battaglia. "Mi faccio carico di portare avanti politicamente questa battaglia e di seguire con la massima attenzione ogni sviluppo normativo e giuridico di questa complessa vicenda, pronto a cogliere ogni opportunità concreta affinché continui il cammino per il riconoscimento dei diritti di tutti e di tutte e affinché Milano ne sia sempre protagonista", ha garantito il primo cittadino.

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