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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Le scritte durante l'occupazione del Manzoni saranno ripulite (e pagheranno tutti gli studenti)

Il consiglio d'istituto chiede un contributo economico a tutti gli studenti: impossibile individuare chi ha materialmente realizzato le scritte. Scartato il 5 in condotta per lo stesso motivo

La preside era stata categorica, promettendo il 5 in condotta a tutti gli studenti del liceo Manzoni che avessero dormito a scuola durante l'occupazione lampo decisa il 26 settembre, all'indomani delle elezioni politiche che hanno segnato la vittoria del centrodestra e in particolare di Fratelli d'Italia. Motivo, cercare di prevenire appunto che qualcuno dormisse all'interno, visto che l'ultima volta era stato necessario spendere circa 10mila euro per ripulire i muri da alcune scritte.

Ora il consiglio d'istituto ha deciso di soprassedere sul 5 in condotta poiché non c'è una lista di studenti che hanno trascorso effettivamente la notte tra il 26 e il 27 settembre a scuola: sarebbero una quarantina, ma non è possibile individuarli con certezza. Anche per questo motivo, le scritte comparse durante la notte non possono essere ripulite dai responsabili, non individuabili. 

Contributo da tutti

Così l'assise scolastica ha deciso, applicando il regolamento, che a pagare saranno tutte le famiglie della scuola. Un contributo una tantum da parte di tutti per "il ripristino delle strutture danneggiate". Gli studenti avevano controproposto due ipotesi: rimuovere personalmente tutte le scritte, oppure lasciare quelle in palestra contro l'alternanza scuola-lavoro, anche per diminuire i costi dell'intervento. Il consiglio d'istituto ha però respinto entrambe le idee, la prima per ragioni di tipo assicurativo, la seconda per non creare un precedente lasciando che si conservi un particolare slogan.

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