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Il quartiere di Milano senza medici di famiglia

Il pensionamento degli ultimi due medici di medicina generale rimasti in servizio sul territorio di Muggiano ha posto i cittadini in una situazione di estrema difficoltà

Doccia fredda per i cittadini di Muggiano, quartiere della periferia Ovest di Milano che conta oltre 3.000 abitanti e – a breve – nessun medico di base. Sembra assurdo, eppure, il pensionamento degli ultimi due medici di medicina generale rimasti in servizio sul territorio ha posto i cittadini in una situazione di estrema difficoltà.

La pandemia ha chiaramente messo in evidenza, la primaria importanza della medicina di territorio, proprio in termini di prevenzione: la diffusione del covid-19 è stato un esempio concreto di come la mancanza di medici di Base e più in generale di assistenza territoriale possano essere deleteri per il nostro sistema sanitario, ma soprattutto per i cittadini. La Lombardia proprio durante la pandemia ha pagato un prezzo altissimo per l’assenza di una rete assistenziale sul territorio, un prezzo che i cittadini non possono e non devono più pagare.

"A Milano mancano più di 200 medici di base e questa mancanza è palese soprattutto nei quartieri periferici: Barona, Giambellino, Baggio, Quartiere Olmi, Muggiano", spiega Giada Rinaldi, presidente del Comitato di Quartiere Muggiano. "Nel territorio che va da Baggio a Muggiano - spiega - sono molti i medici di base e i pediatri che sono andati in pensione nell’ultimo anno che non sono stati sostituiti. Il peso è così ricaduto sui medici già presenti nel territorio, che nella gran parte dei casi hanno visto incrementare il numero di assistiti in maniera esponenziale, nel giro di pochi mesi”.

Succede dunque che i pochi medici rimasti si ritrovino con un numero esorbitante di pazienti e - nonostante la grande forza di abnegazione e di servizio - siano costretti a fissare appuntamenti a distanza di 10/15 giorni per mancanza di tempo e spazio. Succede che i cittadini di Muggiano si ritrovino costretti a percorrere chilometri per una visita o a scegliere medici al di fuori del proprio distretto.

"Chiediamo ad ATS Milano e a Regione Lombardia di trovare una soluzione immediata", prosegue Giada Rinaldi. "Come è possibile pensare che soli 5 medici gestiscano la popolazione di due quartieri, Olmi e Muggiano, che contano un totale di 13 mila persone? Come è possibile pensare che un medico possa seguire con attenzione e cura più di 2 mila assistiti? I cittadini esigono una risposta chiara ed esaustiva che Regione Lombardia e Ats Milano non possono più continuare ad ignorare. Quando si parla di Milano - conclude la presidente del comitato - si pensa a una città inclusiva, ma nella realtà i cittadini della periferia vengono completamente dimenticati e penalizzati  proprio rispetto ad un tema fondamentale: la salute".  

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