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Medici di base nei negozi vuoti delle case popolari di Milano

L'idea del Comune di Milano in seguito ad un ordine del giorno di Fumagalli e Fedrighini: negozi e uffici vuoti in locazione a medici che vogliono aprire lo studio in perifieria

Spazi nelle case popolari di Milano da assegnare (con asta) a medici e pediatri 'di base' o poliambulatori specialistici. L'idea è del Comune di Milano, che ha individuato 13 lotti adatti allo scopo e, il primo dicembre, ha pubblicato il bando. L'obiettivo è non lasciare vuoti negozi e uffici collocati in edifici di proprietà pubblica e, contemporaneamente, rispondere ai bisogni dei quartieri per quanto riguarda la presenza di presidi sanitari in zone periferiche.

"Questo bando è il frutto di un ordine del giorno e di audizioni in commissione con medici e rappresentanti di categoria per arginare la fuga dei medici di base da Milano", commenta Enrico Fedrighini, consigliere comunale della lista Beppe Sala, che ha presentato la richiesta insieme a Marco Fumagalli di Milano in Salute: "Volevamo individuare una strada attraverso cui il Comune, pur non avendo dirette competenze in materia sanitaria, potrebbe arginare il dramma di intere aree urbane scoperte da servizi di medicina e pediatria di base".

Gli spazi sono distribuiti in vari Municipi di Milano. Eccoli: via Bengasi 1 (negozio e cantina, Municipio 2), viale Faenza 21 (negozio, Municipio 6), via Teramo 31 (negozio, Municipio 6), via Teramo 29 (ufficio, Municipio 6), via San Paolino 2 (negozio, Municipio 6), via San Paolino 2 (negozio e deposito, Municipio 6), due negozi in via Nikolajevka 3 (Municipio 7), due negozi in via Satta 3 (Municipio 8), via Capuana 7 (negozio, Municipio 8), via Vittani 1 (negozio e deposito, Municipio 8) e via Demonte 3 (negozio, Municipio 9).

La base d'asta arriva fino a 4.800 euro all'anno (per l'ufficio di via Teramo 29). Verrà data anzitutto priorità alle offerte pervenute da medici e pediatri 'di base' e poi, in assenza di offerte da loro, ad altri professionisti sanitari, come infermieri, fisioterapisti o medici specialisti, che però non devono avere avuto un fatturato superiore a 500mila euro nel 2021. Il presidio sanitario deve assicurare almeno 10 ore alla settimana di apertura al pubblico distribuite su almeno due giorni alla settimana e, per medici e pediatri 'di base', deve essere quello imposto da Ats nell'ambito della convenzione. Gli specialisti possono presentarsi anche in forma di cooperativa o raggruppamenti. Il termine per la presentazione delle offerte è il 30 gennaio 2023.

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