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Sanità, gli specializzandi in corsia: la novità in Lombardia

Via libera agli specializzandi, che saranno pagati con la borsa di studio che già percepiscono, per sopperire alla mancanza di personale medico

Duemila medici specializzandi presteranno servizio in autonomia negli ospedali lombardi per ovviare alla mancanza di personale nelle strutture sanitarie. La novità partirà tra poche settimane e si tratta di una operazione a costo zero perché gli specializzandi ricevono già una borsa di studio. 

Saranno comunque presenti i tutor per l'affiancamento e saranno loro a stabilire se uno specializzando può compiere in autonomia un atto medico determinato. La Regione Lombardia aveva già tentato, con la legge di riforma della Sanità, di introdurre gli specializzandi del quarto e del quinto anno in servizio autonomo negli ospedali, ma era stata temporaneamente "stoppata" dal governo Gentiloni che, a febbraio 2018, aveva depositato un'impugnativa presso la Corte Costituzionale. Ma i giudici della Consulta avevano dato ragione alla Lombardia.

«Ecco perché insistiamo nella richiesta dell'autonomia», ha commentato il presidente della Regione Attilio Fontana: «Vogliamo essere liberi di fare delle scelte che siano utili per rispondere meglio ai bisogni dei nostri territori e dei nostri cittadini, ma anche al resto del Paese, visto che già altre Regioni hanno espresso la volontà di seguire la strada da noi segnata».

«Uno dei grossi problemi nei nostri ospedali è la mancanza di personale. Oggi, con questa delibera, la Lombardia dà una prima risposta concreta fornendo alle strutture sanitarie che fanno parte della rete formativa, indirizzi per la progressiva assunzione di autonomia operativa e decisionale dei medici in formazione specialistica», ha aggiunto Giulio Gallera, assessore regionale al welfare.

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