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Attualità Calvairate / Viale Molise

La "piazza aperta" di Milano diventata un suk abusivo

Succede in viale Molise. La protesta, artistica, dei residenti

Arte contro degrado. Singolare protesta del comitato di quartiere Insubria Molise Varsavia, che ha voluto denunciare pubblicamente come la piazza aperta inaugurata dal comune di Milano in viale Molise - con tanto di tavoli da ping pong - sia diventata ormai un vero e proprio suk abusivo. Nel weekend sono stati sposizionati numerosi cartelli tra piazzale Cuoco e proprio viale Molise per sottolineare - spiegano in una nota - "l'utilizzo improprio domenicale, e non solo, del bene pubblico da parte di venditori abusivi".

"Ceci n’est pas un banc", "Questa non è una panchina", "Ceci n’est pas une table de ping-pong", "Questo non è un tavolo da ping pong", "Ceci n’est pas une zone piétonne", "Questa non è una zona pedonale", "è quanto recitano i cartelli posizionati rispettivamente sulle panchine di viale Molise e piazzale Cuoco, a lato dei due campi da ping pong e lungo il perimetro della zona pedonale di viale Molise ovvero nelle località maggiormente prese di mira". Cartelli ispirati all’opera di Magritte, “Il tradimento delle immagini”, "opera che rimarca la differenza tra l'oggetto reale e la sua rappresentazione grafica con l’emblematica didascalia 'Ceci n'est pas une pipe', questa non è una pipa", spiegano gli attivisti. 

"A quanto pare, l’artista del Calvairate, ha evoluto il messaggio evidenziando una doppia differenza fra quanto è raffigurato nei cartelli, le relative didascalie e l’utilizzo improprio che se ne fa la domenica dell’arredo e degli spazi pubblici che per l’appunto fanno venire meno le finalità per le quali sono stati pensati e progettati. Il messaggio è chiaro: dalle panchine ai tavoli da ping pong, dai marciapiedi alle aree verdi e pedonali qualsiasi cosa o luogo vengono sfruttati dagli abusivi per allestire le bancarelle. Dopo anni in cui il problema è stato affrontato decine di volte in tutte le sedi istituzionali e anni dove la nostra tranquillità e serenità è costantemente minata, ci domandiamo e ribadiamo per l’ennesima volta al sindaco, al questore e al prefetto: quando avete intenzione di intervenire per risolvere questa piaga che noi, insieme a 1566 residenti, e altri comitati vi abbiamo denunciato nel maggio del 2019? Continueremo a non mollare - assicurano dal comitato - e a batterci per un quartiere più dignitoso e tranquillo". 

Sulla stessa lunghezza d'onda Davide Rocca, consigliere del municipio 4: "Il surrealismo di ciò che sta continuando ad avvenire nel Calvairate è a dir poco vergognoso, un vero e proprio suk abusivo del rubato continua a tenere sotto scatto un intero quartiere nonostante la problematica sia stata per l’ennesima volta affrontata lo scorso 27 gennaio in consiglio di Municipio 4 ed era stato prodotto e votato ad unanimità un documento condiviso dagli assessori di municipio che riprendeva anche la mia mozione presentata a dicembre per chiedere interventi concreti e risolutivi di contrasto a questa vera e propria piaga. A mio avviso - ha commentato in una nota - è inappropriato definirli cartelli in quanto sono da considerare vere e proprie creazioni artistiche che utilizzano l’arte come forma di protesta per  denunciare l’utilizzo improprio dell’arredo e degli spazi pubblici come la zona 'tattica' pedonale di viale Molise super sponsorizzata da sindaco e giunta comunale. Non è necessaria la bacchetta magica per risolvere il problema ma 'semplice' volontà politica che parta dallo strutturare costanti interventi di sgombero delle località occupate con operazioni interforze e - ha concluso - la confisca della merce esposta dai venditori abusivi".

Foto - Uno dei cartelli apparsi in viale Molise

protesta viale molise suk abusivo-2

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