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I milanesi meno fortunati che andranno a vedere l'opera al Teatro alla Scala

Grazie a un'iniziativa di Lucia Martinelli, pianista e volontaria dell'associazione Pane Quotidiano, e del Comune, alcune persone indigenti potranno assistere al Barbiere di Siviglia

Quando camminano davanti al Teatro alla Scala sognano di potervi entrare per assistere a uno spettacolo. Ma nonostante vivano a Milano da diversi anni, non sono mai riusciti a visitare nemmeno il museo adiacente: per loro anche il biglietto d'ingresso, da una decina di euro, rappresenta un costo eccessivo. È questa la storia di alcuni ospiti di Pane Quotidiano, il cui desiderio di poter assistere a un'opera nel prestigioso teatro presto diventerà realtà. Grazie a un'iniziativa di una volontaria dell'associazione, la pianista Lucia Martinelli, e al contributo del Comune, tre persone bisognose per una sera potranno dimenticare i problemi della loro difficile esistenza, concentrandosi solo su musica, costumi e balli.

L'idea di portare alcune persone indigenti a teatro è nata da Pane Quotidiano. "Da tre anni - racconta Lucia - ogni sabato mattina faccio volontariato nella sede dell'associazione, impacchettando il cibo per gli ospiti in fila. Io sono musicista e dopo un po' mi sono detta: perché non fargli ascoltare anche della buona musica mentre aspettando di ricevere il pasto? Così insieme ad altri volontari ci siamo attrezzati con una cassa e abbiamo creato delle playlist di musica classica, rock e rap".

L'iniziativa è stata molta apprezzata dagli ospiti dell'associazione e ad alcuni di loro sono anche molto piaciuti anche i brani di Bach, Vivaldi, Beethoven, nonché le arie di alcune opere. Tra tutte ad essere ascoltata con più piacere è stata l'opera Il barbiere di Siviglia di Rossini. Così ha preso forma l'idea di portare i più entusiasti direttamente a Teatro per vederla. La chiusura della Scala a causa della pandemia ha rallentato la realizzazione del progetto, ma ora, grazie al Comune che ha subito aderito all'iniziativa offrendo i biglietti, tre persone - una signora indiana, un ragazzo e la madre, provenienti dall'Ucraina, tutti molto amanti della musica - potranno finalmente andare all'opera gratis.

Alcune delle persone che trovandosi in difficoltà si rivolgono a Pane Quotidiano hanno alle spalle una vita in cui ancora trovavano spazio l'arte, la cultura e la musica. Isabella, ad esempio, la donna ucraina che potrà assistere allo spettacolo, è laureata in filologia, ha lavorato nel mondo della moda e nel suo Paese aveva un negozio di abbigliamento. Con la rivoluzione, però, ha dovuto chiudere tutto, perdendo molto denaro. Da sempre innamorata dell'Italia è riuscita ad arrivarci nel 2017 e con i pochi risparmi rimasti ha acquistato un piccolo appartamento a Milano ed è sopravvissuta, insieme al figlio, per i primi tempi. Poi è stata costretta a rivoglersi a Pane Quotidiano, perché anche il lavoro come donna di servizio che nel frattempo aveva trovato non bastava per mantenersi.

"Quando ho avanzato questa proposta, il presidente del consiglio comunale mi ha subito risposto di sì - ricorda ancora la volontaria -. Tra gli ospiti di Pane Quotidiano abbiamo scelto quelli più interessati e che hanno mostrato maggiore entusiasmo all'idea di poter assistere a uno spettacolo della Scala. Le due signore ricorreranno a un abito elegante che sono riuscite a recuperare. Il ragazzo, invece, è preoccupato perché non ha le scarpe adatte, ma gli ho detto che non importa. Io li accompagnerò e sarà una serata bellissima".

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