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Milano città della musica: "Diventerà come Austin e Toronto"

Le parole del sindaco Beppe Sala nel suo quotidiano podcast 'Buongiorno Milano'

Milano tempio della musica. Questo, secondo il sindaco Beppe Sala, è il destino della nostra città, che può ambire a diventare una 'music city' "al pari di "Austin, Liverpool, Toronto, Melbourne e Memphis". 

Marco Mengoni, Lazza e Mr Rain, oltre a essere i tre vincitori di Sanremo - ha sottolineato il primo cittadino durante il suo podcast Buongiorno Milano - hanno in comune il fatto che "vivono tutti e tre a Milano", il che "parla di un primato milanese, non solo uno stato delle cose ma anche una prospettiva di sviluppo". Il sindaco, infatti, ha citato alcuni dati sul comparto musicale, che in Italia ha un giro d'affari di circa 4 miliardi, di cui circa il 90% a Milano, e oltre 7 mila persone impiegate, con tutta la filiera presente in città.

"Milano - ha continuato Sala - è tornata al centro del mercato delle canzoni, si è lasciata alle spalle le incertezze di inizio secolo ed è tornata a essere il grande teatro produttivo della musica italiana. In Lombardia sono presenti 2mila realtà aziendali specializzate nel settore ma la nostra metropoli genera gran parte del fatturato italiano dell'industria musicale, più del 90%. Non solo le grandi realtà dello show business musicale cercano Milano e da Milano sono cercate, ma anche le artiste e gli artisti che frequentano i piani alti delle classifiche, qualunque genere pratichino, vengono per lavoro e per scelta di vita, all'ombra del Duomo e delle torri".

"Il punto - ha detto ancora il sindaco - è la prosperità economica: Austin, Liverpool, Melbourne, Memphis, Toronto, sono esempi di grandi città che grazie a un intreccio di pubblico e privato, di istituzioni, industria e spontaneità artistica, hanno costruito non solo la propria leggenda ma anche una autentica prosperità economica, in cui tra l'altro non è secondario il fattore turistico. Milano in questi anni si è dimostrata capace di arricchire e promuovere la scena musicale, della produzione mainstream e di nicchia, di qualsiasi tendenza sonora e artistica".

"Creatività, organizzazione, capacità distributiva: è una ricetta milanese che da sempre funziona e si propone a tutto il paese - ha concluso il primo cittadino -. A conferma di tutto questo c'è la Milano Music Week: i risultati sono impressionanti, all'ultima edizione, la sesta, sono state registrate oltre 30mila presenze. A tacere poi quanto sono affezionati i milanesi a PianoCity (...). La musica ormai  ha un ruolo centrale nell'offerta non solo culturale della città' (...). Abbiamo l'ambizione di fare di Milano una 'music city' come le altre citate. Lo ribadisco: ambizione alta ma con spirito ambrosiano, ovvero senza estemporaneità, perché non servono soltanto eventi di grande impatto ma costruire e crescere passo dopo passo"

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